A meta’ seduta i principali indici azionari Usa hanno recuperato parte delle perdite accumulate nel corso della mattinata, ma restano nettamente in territorio negativo. Il Dow Jones perde lo 0.78% a 9934 e il Nasdaq l’1.07% a 1883.
Con l’acuirsi delle violenze in Medio Oriente, gli investitori hanno adottato una linea decisamente piu’ difensiva. Pesano oggi, in particolare, le notizie sull’uccisione di Izzedin Salim, presidente del consiglio di governo iracheno, e gli attentati terroristici presso una filiale del gruppo finanziario HSBC in Turchia.
L’aggravarsi dello scenario internazionale continua inoltre ad alimentare la corsa del greggio, un ulteriore elemento di preoccupazione sulle prospettive dell’azionario. Il future con scadenza giugno si e’ spinto a un nuovo massimo di $41.85, per poi ripiegare a $40.98 al barile.
Le speranze del mercato sono ora concentrate sulla decisione dell’Opec di incrementare i livelli di offerta. Gli analisti temono che il rincaro dell’oro nero, con le probabili conseguenze su inflazione e tassi d’interesse, possa avere pesanti ripercussioni sulla ripresa economica globale.
L’umore degli operatori e’ condizionato anche dalle notizie provenienti dall’India. La borsa di Bombay ha oggi chiuso in forte ribasso, raggiungendo un minimo a –16% nel corso dell’intraday. Gli operatori temono che il nuovo governo guidato da Sonia Ghandi possa rallentare il processo di privatizzazione delle societa’ pubbliche.
Non incoraggiano all’ottimismo neppure i dati dal fronte interno. Nel mese di maggio il New York Empire State Index, l’indicatore che misura l’andamento dell’attivita’ manifatturiera Usa, e’ sceso a quota 30.21 dai 34.03 punti di parile. Il dato e’ inferiore al consensus degli analisti, che stimavano un valore di 34.
A livello di settore, perdono terreno i titoli telefonici, trascinati al ribasso da Lucent Tecnologies. Il gruppo di infrastrutture telecom potrebbe aver impropriamente registrato in bilancio un fatturato per $1 miliardo. [Vedi decine di azioni in movimento segnalate da WSI nella rubrica Titoli Caldi, una delle 12 sezioni in tempo reale riservate agli abbonati a INSIDER. Se non sei gia’ abbonato, utilizza il link INSIDER]
Vendite anche su software, semiconduttori, compagnie aeree, biotech, Internet e retail. Gli unici in progresso sono oro e servizi petroliferi.
Sugli altri mercati, il dollaro perde terreno contro l’euro: il cambio tra
le due valute e’ a quota $1.2027. Dalla debolezza del biglietto verde trae beneficio l’oro, che guadagna $2.50 a $379.2 all’oncia. Sono in progresso, infine, i
titoli di Stato, con il rendimento del Treasury a 10 anni sceso al
4.71%.