Avvio di seduta incolore per i listini americani, che non riescono a beneficiare del ribasso del prezzo del petrolio. Il Dow Jones guadagna lo 0.25% a 10228 mentre il Nasdaq cede lo 0.07% a 1989.
All’intonazione della giornata contribuiscono le dichiarazioni distensive dei ministri dei Paesi dell’Opec alla vigilia dell’incontro di domani a Beirut. Ricordiamo che nel corso della riunione verra’ discussa la proposta, avanzata dell’Arabia Saudita, di aumentare le quote di produzione di greggio. Purnomo Yusgiantoro, presidente dell’organizzazione, ha affermato che il cartello e’ in grado di incrementare lo sfruttamento della capacita’ estrattiva al 100% dall’attuale 88%. Nel frattempo, il petrolio ripiega rispetto ai massimi storici della chiusura di martedi’ ($42.33 al barile): il future con consegna a luglio cede 36 centesimi a $41.97.
Occhi nuovamente puntati sugli indicatori economici. Cresce, infatti, l’attesa per i dati sull’occupazione americana, a calendario venerdi’. Gli operatori si aspettano un incremento dei posti di lavoro di oltre 200 mila unita’. Tale indice fornira’ utili indicazioni sulle prossime mosse della Federal Bank in tema di politica monetaria, in vista dell’incontro del 30 giugno.
A livello societario, da segnalare il progresso dei colossi hi-tech Microsoft, Oracle e Cisco. [Vedi decine di azioni in movimento segnalate da
WSI nella rubrica Titoli Caldi, una delle 12 sezioni in tempo reale
riservate agli abbonati a INSIDER. Se non sei gia’ abbonato, utilizza il
link INSIDER]
Sugli altri mercati, continua l’avanzata dell’euro sul dollaro. La moneta unica a $1.2274 e’ ai massimi di due mesi sul biglietto verde. In calo il prezzo dei titoli di Stato, sull’onda dei timori di un possibile aumento dell’inflazione, con il rendimento del Treasury a 10 anni al 4.71%