Quando mancano due ore alla chiusura delle borse USA, gli indici consolidano le perdite rispetto alla rilevazione precedente. A guidare i ribassi e’ il Nasdaq, che lascia sul campo oltre il 4,5%.
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In calo anche il Dow Jones, che interrompe il ‘minirally’ delle ultime sedute. Alla chiusura di ieri, l’indice delle blue chip era arrivato ad un passo da quota 10.000 punti.
L’ondata di vendite che ha travolto Wall Street nella giornata odierna potrebbe riportare il Dow indietro fino alla soglia dei 9.700 punti.
A dare il via ai ribassi odierni sono state le notizie negative in materia di utili aziendali arrivate dal settore tecnologico.
“Continuiamo ad avere il solito problema – commenta l’analista di Prudential Securities, Larry Watchel – gli utili sono in flessione e le previsioni pure. Bisogna adesso capire per quanto ancora questi segnali peseranno sul mercato”.
Evidentemente, il calibro delle aziende da cui sono arrivati i segnali negativi ha convinto gli investitori che il peggio non e’ ancora finito, come sostiene Bill Meehan, senior market analyst di Cantor Fitzgerald.
“Non mi sorprende che la stagione degli utili negativi non sia ancora finita – commenta Meehan – sono rimasto veramente stupito nel vedere quanta gente sostenesse che il peggio fosse passato”.
Secondo Anthony Crescenzi, capo analista della divisione Capital Markets presso la boutique finanziaria newyorkese Miller, Tabak & Co, i segnali positivi sulla fiducia dei consumatori, arrivati martedi’ dal Conference Board, potrebbero essere stati in parte controbilanciati dalle indicazioni negative dell’ABCNEWS/Money Consumer Comfort, il cui indice ha raggiunto in marzo i livelli minimi dal giugno 1997.