Giornata di ribassi per le Borse Usa. Il Nasdaq ha chiuso a ridosso dei 1.800 punti, mentre il Dow poco sopra quota 9900.
A deprimere i mercati sono stati i dati macroeconomici deludenti e nuovi casi di ‘conti dubbi’ che coinvolgono colossi del calibro di IBM
(IBM – Nyse), Worldcom (WCOM – Nasdaq) e Nvidia Corp (NVDA – Nasdaq).
Alti i volumi per le scadenze tecniche (opzioni su titoli e indici azionari).
Anche il dato sulla fiducia dei consumatori ha contribuito al ribasso. In apertura sono stati diffusi i prezzi alla produzione e la produzione industriale di gennaio.
Sui listini in generale, male i finanziari, le infrastrutture per tlc, i titoli software. Contrastati i semiconduttori.
Il Nasdaq ha chiuso a 1.805,19 (-2,07%)
Il Dow Jones a 9.903,04 (-0,99%)
L’S&P 500 a 1.104,18 (-1,10%)
A pesare sulle borse sono stati soprattutto i dubbi sui conti del colosso informatico International Business Machines
(IBM – Nyse). Secondo quanto riporta il New York Times, la societa’ avrebbe utilizzato una sorta di trucco contabile, vendendo una sua divisione per ridurre i costi operativi.
In forte calo anche la societa’ di semiconduttori Nvidia Corp (NVDA – Nasdaq), dopo la notizia che la SEC (Securities and Exchange Commission, ovvero la Consob italiana) sta indagando sui conti del gruppo, sospettato di possibili operazioni di ‘insider trading’.
E ci sono sospetti anche sulle pratiche di bilancio della societa’ di tlc Worldcom (WCOM – Nasdaq).
Sul Nasdaq si sono fatte sentire le perdite del colosso dei pc Dell Computer (DELL – Nasdaq), che si aspetta volumi e fatturato in calo dal 3%-5% e utili di 16 centesimi per azione nel primo trimestre. J.P. Morgan ha quindi tagliato le stime sugli utili del primo trimestre, pur ritenendo DELL l’unico buon investimento nel settore PC. Anche altre banche d’affari si sono espresse positivamente sul titolo.
A pesare sul tabellone elettronico, anche i titoli software, che nella seduta di giovedi’ hanno registrato buoni rialzi. Si sono fatti notare i ribassi di Microsoft (MSFT – Nasdaq), Oracle (ORCL – Nasdaq), PeopleSoft (PSFT – Nasdaq) e Adobe (ADBE – Nasdaq).
Negative anche le performance delle infrastrutture per tlc dove sono spiccate le perdite di Qualcomm (QCOM – Nasdaq), JDS Uniphase (JDSU – Nasdaq), Nokia (NOK – Nasdaq) e Lucent (LU – Nyse).
Contrastati i semiconduttori, nonostante la banca d’affari Credit Suisse First Boston si sia espressa positivamente sul settore e abbia alzato il giudizio su alcuni titoli.
Hanno ceduto Intel (INTC – Nasdaq), Micron Technology (MU – Nyse), Texas Instruments (TXN – Nyse), Cypress Semi (CY – Nyse) e STMicroelectronics (STM – Nyse).
Sono cresciuti, invece, Analog Devices (ADI – Nyse), nonostante abbia lanciato un ‘profit warning’ sul secondo trimestre fiscale, e Storage Tech (SSTI – Nasdaq).
Fra gli altri titoli, da registrare il piccolo recupero finale per la banca d’affari JP Morgan Chase (JPM – Nyse), che secondo il mercato potrebbe ricevere un ‘downgrade’ sul debito, essendo esposta sia a Enron (ENRNQ) che a Tyco International (TYC – Nyse).
In ribasso, comunque, gran parte del settore finanziario: hanno perso terreno Merrill Lynch (MER), Banc of America (BAC – Nyse) e Morgan Stanley Dean Witter & Co (MWD – Nyse). Sul Dow e’ in flessione anche Citigroup (C – Nyse) dopo aver ricevuto la “sfiducia” da Warren Buffett.
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