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WALL STREET: GLI INDICI CHIUDONO IN NETTO RIBASSO

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Gli indici americani hanno chiuso la seduta in netto ribasso. Sui mercati ha pesato la debolezza dei titoli tecnologici e le notizie poco incoraggianti su lavoro e attivita’ manifatturiera. Il Dow Jones ha perso LO 0.97% a 10334, il Nasdaq l’1.57% a 2015. In rosso anche l’S&P 500 che ha chiuso a -1.04% a 1129.

A condizionare la giornata e’ stata la delusione per le cifre provenienti dal fronte macroeconomico. Sul mercato del lavoro le nuove richieste di sussidi di disoccupazione la settimana scorsa sono aumentate a sorpresa di 1.000 unita’ a 351.000; gli economisti si aspettavano un calo di 8.000.

Lievemente inferiore alle attese l’ISM . Nel mese di giugno l’indice relativo al comparto manifatturiero USA si e’ attestato a 61.1 punti, contro i 61.5 stimati dal consensus e i 62,8 del mese precedente. Ricordiamo che il Chicago PMI, l’indice relativo all’area di Chicago diffuso mercoledi’, aveva registrato un brusco rallentamento.

In aumento, ma meno del previsto la spesa per le costruzioni negli Stati Uniti. Nel mese di maggio l’indice e’ cresciuto dello 0.3%, a $988.5 miliardi, contro il +0.7% pronosticato dal consensus.

Nel corso della giornata sono stati resi noti i dati sulle vendite di auto. Nel mese di giugno hanno realizzato un’espansione delle vendite DaimlerChrysler, BMW e Porsche. General Motors, Audi e Ford hanno invece visto una riduzione dei volumi.

La giornata ha registrato volumi di scambio piuttosto contenuti: 1.5 miliardi di azioni scambiate al Nyse e 1.7 miliardi al Nasdaq. Le attivita’ di scambio sono state limitate dalla vicinanza del lungo ponte per il week end. Ricordiamo che lunedi’ i mercati Usa resteranno chiusi per la ricorrenza dell’Independence Day. Per tale ragione, molti operatori hanno preferito contenere i rischi e ridurre le posizioni lunghe. Hanno pesato, inoltre, le attese per i dati mensili sull’occupazione, in calendario venerdi’ alle 14:30 ora italiana, e il riaccendersi di timori di attentati in occasione delle festivita’ nazionali.

Tra le trenta blue chip del Dow Jones, hanno chiuso in ribasso 26 titoli su 30. Uniche eccezioni positive McDonald’s, in recupero dopo lo scivolone di mercoledi’, AIG, Microsoft e Exxon. Le performance peggiori, con perdite superiori al 2%, le hanno realizzate i due colossi hi-tech Intel e Hewlett-Packard, 3M, General Motors e Boeing. Il colosso aerospaziale, in particolare, ha sofferto per i commenti poco positivi di Merril Lynch. [Vedi decine di azioni in movimento segnalate da
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Sugli altri mercati, il dollaro non risente in maniera particolare della delusione per i dati macroeconomici ed e’ in rialzo sull’euro. Nel tardo pomeriggio a New York il cambio tra le due valute e’ a $ . L’oro ha chiuso in progresso di $3.40 a $396.40. Per la prossima settimana gli analisti prevedono che il metallo prezioso continuera’ ad oscillare nella fascia $390-$400, in risposta all’andamento del dollaro e alle tensioni geopolitiche.

In forte aumento il prezzo del petrolio, ai massimi di un mese, alimentato dalle preoccupazioni sul livello delle scorte prima del ponte estivo del 4 luglio. Gli operatori temono inoltre che nuovi attentati terroristici possano determinare un’interruzione dell’offerta. In chiusura il future con scadenza agosto ha registrato un incremento di $1.70 a $38.75 al barile.

Guadagnano terreno i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ al 4.56%.