A meta’ seduta gli indici azionari americani accelerano al ribasso, condizionati dall’aumento dei prezzi energetici. Il Dow Jones cede lo 0.63% a 10175, l’S&P500 lo 0.67% a 1134 e il Nasdaq lo 0.65% a 1958.
Per un commento operativo su indici, settori e titoli, vedi
l’aggiornamento
di meta’ sessione, curato da Marco
Bonelli.
A catalizzare l’attenzione dei mercati e’ ancora una volta il petrolio, che continua a spingersi a nuovi livelli record. Le quotazioni del greggio nel corso dell’intraday si sono spinte a $53 per poi ripiegare marginalmente. Al momento il future con scadenza novembre guadagna $0.33 a $52.35.
A spingere i prezzi energetici sono le preoccupazioni che l’offerta di combustibile non sia in grado di far fronte alla crescita della domanda attesa per la stagione invernale. Ricordiamo che i dati settimanali sulle scorte energetiche pubblicati mercoledi’ hanno evedenziato un calo della disponibilita’ di distillati che comprendono i carburanti usati per il riscaldamento. Dall’inizio anno l’aumento dei prezzi petroliferi e’ di circa il 60%.
Ha solo parzialmente migliorato il clima dei mercati la pubblicazione degli ultimi dati sui sussidi di disoccupazione. La settimana scorsa le nuove richieste di benefit dei senza lavoro sono scese di 37.000 unita’ a quota 335.000. Gli economisti in media stimavano un valore di 355.000.
Cresce nel frattempo l’attesa degli operatori sul dato di settembre sull’occupazione, in calendario venerdi’. Gli economisti stimena in media un aumento del numero degli occupati di 150.000 unita’.
Passando al settore societario, oggi si inizia ad entrare nel vivo della stagione degli utili. Questa sera. dopo la chiusura delle borse, riportera’ la trimestrale il colosso dell’alluminio Alcoa: e’ la prima societa’ del Dow Jones a pubblicare i risultati di bilancio.
Venerdi’ sara’ la volta della conglomerata industriale General Elecric. Restando alle societa’ del Dow Jones, una banca d’affari ha emesso un giudizio positivo sul gigante finanziario Citigroup.
Continua a pesare sui titoli del settore farmaceutico la vicenda del Vioxx, il farmaco della Merck contro l’atrite ritirato dal mercato per il presunto rischio di aumento delle probabilita’ di attacco cardiaco. Il New England Journal of Medicine in un articolo suggerisce che anche il Celebrex, il medicinale della Pfizer usato nel trattamento della medesima patologia possa causare complicazioni cardiache. Il titolo della casa farmaceutica perde il 5%.
Tra le bleu chip del Dow Jones i migliori rialzi li registrano McDonald’s, aiutato dai commenti favorevoli di una banca, Walt Disney e AIG. Sono sotto pressione, oltre a Pfizer e Merck, anche Johnson&Johnson, Hewlett-Packard, Honeywell, Boeing, SBS Communications e Verizon. Vedi decine di azioni segnalate da
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Sugli altri mercati, il dollaro e’ ai massimi di due settimane sull’euro. Il cambio tra le due valute e’ di $1.2290. L’oro e’ in rialzo nonostante la forza della valuta americana, spinto dai record del petrolio. Il metallo prezioso guadagna $0.40 a $418.10. Sono in flessione i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ al 4.24% contro il 4.22% della chiusura di mercledi’.