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WALL STREET GIU’ CON TAGLI AL SETTORE ‘MEDICARE’

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Seduta negativa a Wall Street, con gli indici incapaci di conservare i guadagni realizzati nella prima parte della giornata, pressati dalla debolezza del comparto farmaceutico che risente della nuova bozza sulla finanziaria presentata dal presidente Obama. Il Dow Jones ha ceduto l’1.22 a 7182, l’S&P500 l’1.58% a 752, il Nasdaq e’ arretrato del 2.38% a 1391. A terminare la sessione in rialzo e’ stato il comparto bancario, con JP Morgan e Bank of America che hanno guidato il rally dei titoli bancari.

I tre colossi dei servizi farmaceutici americani UnitedHealth Group, Humana e Aetna, hanno riportato ampie perdite a causa dei timori legati al taglio dei fondi destinati al comparto, deciso dalla nuova amministrazione. “Le notizie provenienti da Washington stanno rivestendo un ruolo cruciale negli ultimi giorni” ha affermato Michael Mullaney, money manager di Fiduciary Trust. “Nei prossimi giorni, piu’ che monitorare i prezzi delle azioni sugli schermi, sara’ meglio seguire gli annunci del governo in televisione”

Resta inoltre preoccupante la situazione macroeconomica. I tre dati presenti in calendario hanno tutti deluso le attese degli economisti, evidenziamdo un peggiormaento del mercato del lavoro e del settore immobiliare. Le nuove richieste di sussidio da parte dei disoccupati sono cresciute ai massimi livelli dal 1982, quelle continuative hanno aggiornato il record assoluto. Lo scorso mese inoltre le vendite di case nuove hanno registrato un tonfo superiore al 10%, attestandosi ai minimi storici, mentre gli ordini di beni durevoli sono crollati, registrando una contrazione superiore al 5%.

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Tra gli altri titoli, brutta giornata per General Motors, vittima di una grossa perdita riportata nell’ultimo trimestre. Il colosso automobilistico di Detroit ha registrato una perdita di $9.6 miliardi, accompagnata da un abbassamento dei ricavi a $30.8 miliardi da $46.8 mld. Ad impensierire ulteriormente gli investitori e’ anche l’attesa del parere dei revisori che potrebbe mettere in dubbio il proseguo delle normali operazioni.

Seduta di rimbalzo per i titoli del comparto finanziario. JPMorgan Chase, Bank of America e Wells Fargo hanno registrato solidi rialzi supportati dalla proposta dell’aumento del budget (fino a $750 miliardi) per permettere al settore di recuperare dalla crisi. Lo spider XLF ha chiuso in progresso di quasi il 2% (dopo essere arrivato a segnare rialzi superiori al 5.5%).

Durante il meeting annuale con gli azionisti, il n.1 di JP Morgan, James Dimon, ha affermato che i risultati dell’azienda restano solidi e che le attese degli analisti non saranno deluse. Bank of America ha invece annunciato l’intenzione di vendere First Republic Bank, una banca privata eridata dall’acquisizione di Merrill Lynch.

Tra i gruppi europei, la svizzera UBS e’ schizzata al rialzo dopo aver reso noto il cambio ai vertici dell’azienda: Oswald Gruebel, ex capo di Credit Suisse, rivestira’ il ruolo di nuovo CEO, prendendo il posto di Marcel Rohner. Forte rialzo anche per Royal Bank of Scotland che ha riportato una perdita annuale di $34 miliardi, inferiore al previsto.

Nel settore hi-tech, riflettori puntati sul gigante media online Yahoo! in seguito alle dichiarazioni del CFO secondo cui la cessione del business della ricerca online a Microsoft e’ ancora fattibile. A fine giornata l’azione ha messo a segno un progresso del 4.01%.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico, un’altra seduta positiva per il petrolio. I futures con consegna aprile hanno guadagnato $2.72 a $45.22 al barile. Sul valutario, euro stabile nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.2720. Ritraccia l’oro: i futures con consegna aprile hanno ceduto $23.30 a $942.60 l’oncia. In ribasso infine i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 2.9780% dal 2.9450% di mercoledi’.