A circa un’ora dall’apertura delle borse a New York, i futures cambiano segno ritornano in territorio positivo, dopo la diffusione del dato sulla disoccupazione in gennaio, che si e’ attestato al 4,2%, la soglia piu’ alta dal settembre 1999.
I mercati avevano reagito negativamente subito dopo la diffusione della notizia, ma in pochi minuti hanno cambiato rotta.
Il dato ha importanti ripercussioni sul tasso di inflazione e dunque sui tassi di interesse, cio’ che interessa d piu’ ai mercati.
Alle 14:30 (le 8:35 ora di New York) il contratto futures sull’indice S&P 500 e’ in rialzo di 0,50 punti (+0,04%).
Il contratto sull’indice Nasdaq e’ in rialzo di 3,00 punti (+0,11%).
Il contratto sull’indice Dow Jones e’ in ribasso di 25 punti (-0,23%).
Sul mercato obbligazionario, l’ultima emissione del titolo del Tesoro USA a 10 anni fa registrare prezzi a $1047,5 e rendimenti al 5,11%
I mercati hanno reagito bene all’annuncio che la disoccupazione in gennaio e’ stata del 4,2%.
Wall Street si attendeva un tasso attorno al 4,1%, dal 4% di dicembre.
Una crescita della disoccupazione superiore al 4,1% equivale infatti ad una riduzione della pressione salariale sulle aziende da parte dei lavoratori. In altre parole significa meno costi per le imprese e dunque prezzi fermi.
L’attenzione ora si sposta sul dato della fiducia dei consumatori rilevato dall’universita’ del Michigan, il cosiddetto ‘Michigan sentiment’, che verra’ reso noto alle 16 (le 10 ora di New York).
Il dato a dicembre si era attestato a quota 93,6.
Il dato acquista ulteriore importanza in quanto arriva a soli quattro giorni dall’analoga rilevazione diffusa dal Conference Board di New York, e in quanto interessa l’area a piu’ alta industrializzazione degli Stati Uniti.