A un’ora dall’inizio delle contrattazioni a Wall Street, i future sugli indici sono in netto recupero rispetto alle 13:00.
Alle 14:30 (le 8:30 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P 500 è in ribasso di 4 punti (-0,47%%).
Il contratto sull’indice Nasdaq è in rialzo di 1,50 punti (+0,16%.
Il contratto sull’indice Dow Jones perde 68 punti (-0,85%) a 7.974 punti.
Sul mercato obbligazionario, l’ultima emissione del titolo del Tesoro USA a 10 anni fa registrare prezzi a 102, 24 e rendimenti al 4,52%.
Nonostante il peggioramento dei mercati rispetto alla precedente rilevazione, la situazione appare meno drammatica di quanto si temesse dopo la seduta di venerdi’ che aveva visto il Dow Jones scendere al livello piu’ basso dal 1998 e il Nasdaq capitolare al livello piu’ basso dal 1987.
Lo sfondamento del minimo intraday del 21 settembre e di importanti supporti psicologici fa temere agli investitori il ripetersi della doppietta venerdi’ molto negativo-lunedi nero dell’ottobre del 1987.
Lo stesso Richard Grasso, il chiarman del Nyse, non ha nascosto le sue preoccupazioni sulla seduta odierna.
Una notizia positiva che potrebbe risollevare la fiducia degli investitori e’ l’annuncio, la scorsa settimana, di 30 operazioni di buyback del valore di 18,4 miliardi che potrebbero risollevare le quotazioni dei titoli interessati. Si tratta del piu’ grande flusso di buyback dalla settimana del 25 settembre 2001.
Certo non mancano le notizie negative.
Sotto i riflettori l’operatore telefonico a lunga distanza WorldCom (WCOME – Nasdaq), nel mirino per quella che potrebbe essere la frode contabile piu’ grande della storia, che ha fatto ricorso al Capitolo 11 , norma fallimentare che offre protezione dai creditori e che permette al gruppo di continuare a operare in attesa di trovare un accordo con i creditori. La notizia, comunicata nella giornata di domenica, e’ giunta meno di un mese dopo lo scandalo contabile che ha colpito il colosso.
Il caso WorldCom non mannca di avere ripercussioni negative su J.P. Morgan (JPM – Nyse) e Citigroup (C – Nyse), le banche piu’ esposte alla situazione debitoria dell’ex colosso. Entrambi I titoli stanno cedendo nel preborsa. Notizie poco confortanti anche per la banca d’affari Morgan Stanley (MWD – Nyse). Il quotidiano New York Post ha riportato che nelle prossime settimane il broker mettera’ a punto un programma per sfoltire la divisione di investment banking sfoltire soprattutto la divisione di investment banking.
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