Società

WALL STREET: FUTURE IN CALO DOPO DATO INFLAZIONE

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

A un’ora dall’inizio delle contrattazioni a Wall Street gli indici sono negativi.

Alle 14.35 (le 8.35 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P 500 è in ribasso di 11 punti (-0,84%).

Il contratto sull’indice Nasdaq perde 30 punti (-1,72%).

Il contratto sull’indice Dow Jones arretra di 69 punti (-0,65%).

Sul mercato obbligazionario, l’ultima emissione del titolo del Tesoro USA a 10 anni fa registrare prezzi a $98,66 e rendimenti al 5,18%.

I future hanno risentito del dato sull’inflazione USA in giugno. L’indice dei prezzi al consumo e’ salito dello 0,2%; lo ha comunicato questa mattina il dipartimento del Lavoro USA.

Il ‘core rate’, ovvero l’indice depurato dalle componenti piu’ volatili, quali il settore alimentare e quello energetico, e’ aumentato dello 0,3%.

Un sondaggio condotto dal canale televisivo CNBC insieme all’agenzia di stampa Dow Jones mostra che gli economisti intervistati si attendevano un rialzo dello 0,1% per l’indice e dello 0,2% per il ‘core rate’.

Il numero di nuove abitazioni costruite negli Stati Uniti ha registrato un rialzo del 3% nel mese di giugno.

Muovono il mercato anche nuovi utili societari annunciati tra martedi’, dopo la chiusura dei mercati, e questa mattina.

Intel (INTC – Nyse), il primo produttore al mondo di semiconduttori, ha riportato per il secondo trimestre dell’anno un utile netto di $196 milioni, pari a 3 centesimi per azione.

L’utile pro-forma, che esclude gli oneri straordinari, e’ stato $934 milioni, o 12 centesimi per azione. Il dato pro-forma ha superato le stime di Wall Street (consensus Thomson Financial/First Call), che si attendeva un risultato pari a 10 centesimi.

Lo scorso anno il gruppo aveva registrato un utile netto di $3,14 miliardi, pari a 45 centesimi per azione.

La societa’ ha inoltre fatto sapere che il fatturato per il terzo trimestre dovrebbe scendere e attestarsi tra $6,2 miliardi e $6,8 miliardi. Gli analisti si attendevano per il terzo trimestre vendite per $6,51 miliardi.

In forte calo rispetto all’anno precedente, ma in linea con le attese, si e’ rivelato l’utile di EMC (EMC – Nyse), una delle societa’ leader nel settore dell’archiviazione dati, che ha registrato per il secondo trimestre dell’anno un utile netto di $108,9 milioni, pari a 5 centesimi per azione, in calo del 75% rispetto ai $429 milioni, o 19 per azione, avuti nello stesso periodo del 2000.

Secondo i dati di First Call/Thomson Financial, gli analisti di Wall Street si attendevano un utile proprio di 5 centesimi per azione.

Il colosso media e Internet AOL Time Warner (AOL – Nyse) ha riportato per il secondo trimestre dell’anno una perdita netta di $734 milioni, pari a 17 centesimi per azione, contro la perdita di $924 milioni, o 22 centesimi per azione registrata nello stesso periodo del 2000.

Esclusi gli oneri straordinari, la societa’ ha registrato un utile per azione di $1,5 miliardi, pari a 32 centesimi. Quest’ultimo dato e’ al di sopra dei 28 centesimi attesi dagli analisti di Wall Street (consensus First Call/Thomson Financial).

I risultati potrebbero mettere sotto pressione il colosso americano, creato nel gennaio scorso dalla fusione tra America Online e Time Warner, a raggiungere le stime di bilancio per tutto il 2001, ossia vendite per $40 miliardi e un flusso di cassa di $11 miliardi.

Alle 16 (le 10 ora di New York) il presidente della Federal Reserve, Alan Greenspan, fara’ il rapporto semestrale sullo stato dell’economia USA di fronte al Congresso.