Società

Wall Street frenata dall’immobiliare. Si indebolisce anche il Nasdaq

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Il mercato non riesce ad imboccare una strada ben precisa, dopo che l’euforia per l’impegno preso dalla Cina ad apprezzare la sua valuta nazionale e’ lentamente evaporata. Le principali piazze del Vecchio Continente hanno chiuso in territorio negativo e anche il Nasdaq ha imboccato la strada dei ribassi.

A livello di notizie si e’ dovuto aspettare le 16 italiane per ricevere i primi dati importanti sul fronte macro e le cifre non si puo’ dire che siano piaciute agli investitori. Le vendite di case esistenti di maggio sono risultate inaspettatamente in calo rispetto al mese precedente. Alle 19 italiane si conoscera’ l’esito dell’asta del Tesoro di titoli a 2 anni.

Intanto oggi inizia l’incontro di due giorni della Federal Reserve sui tassi di interesse. Nessun commento dovrebbe pero’ uscire nel primo giorno.

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Domani si profila invece una seduta all’insegna della volatilita’, mentre oggi gli scambi dovrebbero essere caratterizzati da volumi sottili.

L’entusisasmo iniziale per la decisione della Cina di apprezzare lo yuan ha avuto vita breve, con il mercato che nel pomeriggio di ieri ha bruciato i solidi guadagni della mattina, mentre oggi le Borse degli altri continenti ritracciano una parte dei rialzi del rally della vigilia.

In ambito di notizie societarie, gli occhi sono puntati sui conti fiscali di Walgreen, Carnival, Commercial Metals, Jefferies. La catena di farmacie ha archiviato il trimestre con un utile per azione in sintonia con le attese. L’azione perde il 6%: si parla di un declassamento dei titoli da parte del broker Lazard. Dopo la chiusura sara’ la volta di un gruppo di aziende tecnologiche, tra cui Adobe Systems, Jabil Circuit e Red Hat.

I finanziari nel Vecchio Continente sono in ribasso appesantiti dalla decisione di Fitch di declassare BNP Paribas, anche se l’annuncio e’ arrivato ieri, quando era stato interpretato dai trader come un fattore ininfluente per il mercato a stelle e strisce.