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WALL STREET: FORTE RIBASSO PER GLI INDICI

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Chiusura in netto calo per i mercati americani, con volumi molto bassi nella giornata semifestiva del Veterans Day a causa della chiusura del mercato dei bond.

Gli indici, in territorio negativo per l’intera seduta, sono peggiorati significativamente nell’ultima ora di contrattazioni. Al New York Stock Exchange e’ scattato il blocco degli ordini automatici di vendita, una misura per impedire gli eccessi di ribasso.

”E’ stata una seduta decisamente fiacca – dice a Wall Street Italia Cesare De Novellis, senior vice president della banca d’affari Jefferies -. In assenza di indicazioni provenienti dal reddito fisso, anche chi vuole comprare ha preferito rimandare a una giornata con volumi piu’ alti e una liquidita’ piu’ elevata. In generale il clima e’ di cautela, in attesa dei dati macroeconomici e societari attesi nei prossimi giorni. Dovrebbe fornire qualche spunto positivo ai mercati la testimonianza al Senato del presidente della Fed, Alan Greenspan, che illustrera’ la decisione di venerdi’ scorso sui tassi d’interesse, delineando probabilmente un quadro non troppo pessimistico sull’economia. A livello settoriale la pressione e’ stata generalizzata. Comunque il ribasso di oggi non fa testo, in quanto e’ mancata l’azione degli investitori istituzionali. A muoversi sul mercato sono stati infatti soprattutto quelli che volevano fare il piccolo trade”.

Il Nasdaq ha chiuso a 1.319,19 (-2,95%)
Il Dow Jones a 8.358,95 (-2,09%)
L’S&P 500 a 976,19 (-2,07%)

A deprimere gli investitori sono stati oggi i timori di un imminente conflitto USA-Iraq, dopo le ultime rivelazioni, e le preoccupazioni per la ripresa dell’economia e dei profitti delle aziende.

Sul fronte geopolitico, aumentano le speculazioni che l’Iraq non rispettera’ la risoluzione sul disarmo approvata venerdi’ dal Consiglio di sicurezza dell’Onu. Un funzionario del parlamento di Saddam ha dichiarato che molte richieste delle Nazioni Unite non possono essere soddisfatte.

La paura della guerra ha trascinato al rialzo il prezzo del petrolio e ha contribuito all’indebolimento del dollaro nei confronti delle principali valute straniere.

A livello settoriale, male semiconduttori (SOX), hardware (GHA), retail (DJ_RTS), tlc (XTC), wireless (YLS) e software (XOI).

Tra i singoli titoli, da segnalare la pessima performance del colosso informatico e blue chip del Dow Jones Hewlett-Packard (HPQ – Nyse), sull’onda delle dimissioni del presidente Michael Capellas, che potrebbe prendere le redini di WorldCom (WCOEQ – Nasdaq). Secondo gli analisti, la dipartita di Capellas avra’ un impatto negativo sul titolo HPQ, che intanto oggi ha affossato il comparto hardware. Male anche il n.2 mondiale del software, Oracle (ORCL – Nasdaq), in seguito al downgrade di Deutsche Bank.

GLI APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA:

A livello macroeconomico, si aspettano con trepidazione i dati su vendite al dettaglio e produzione industriale, in calendario tra giovedi’ e venerdi’, che secondo gli economisti continueranno a mettere in luce la debolezza dello stato congiunturale USA. Gli esperti guardano invece con ottimismo al dato preliminare di novembre sulla fiducia dei consumatori Michigan.

Sul fronte societario, l’attesa e’ per i risultati trimestrali di Wal-Mart (WMT – Nyse), che saranno comunicati mercoledi’, prima dell’apertura delle contrattazioni, e Dell (DELL – Nasdaq), in calendario giovedi’ dopo la chiusura.

Per tutti i dettagli sui titoli che hanno movimentato la seduta odierna clicca su WSI TITOLI CALDI, in INSIDER.