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WALL STREET FIACCATA DA MINACCIA TERRORISMO/IRAQ

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A circa due ore e mezzo dalla chiusura dei mercati, i listini americani aumentano i ribassi sulla scia delle crescenti preoccupazioni sul fronte geopolitico.

Continuano ad essere piuttosto bassi i volumi di scambio, fattore che sta a indicare come molti operatori preferiscano rimanere lontati dai mercati finche’ la situazione geopolitica’ non sara’ piu’ chiara.

“Finche’ non ci sara’ una svolta decisiva nella ‘partita’ Stati Uniti-Iraq, gli investitori rimarranno in panchina e non avranno intenzione di muoversi da li'”, ha dichiarato Paul Cherney, analista di mercato per S&P Marketscope.

“Il problema di fondo è che tutto è paralizzato in attesa che si risolva la vicenda irachena” – ha osservato anche Larry Wachtel, market analyst di Prudential Securities.

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Oltre a temere un imminente attacco Usa in Iraq, a spaventare gli investitori, la minaccia di nuovi attentati terroristici e l’intensificarsi delle tensioni con il Nord Corea.

Il messaggio radiofonico attribuito a Bin Laden diffuso ieri da Al Jazira ha alimentato il timore di nuovi atti terroristici, minaccia che il capo della Cia George Tenet ha confermato stamane. Secondo Tenet, infatti, un nuovo attacco terroristico potrebbe verificarsi proprio questa settimana.

Per quanto riguarda la situazione con la Corea del Nord , di oggi la dichiarazione dell’Agenzia dell’Onu sulle armi nucleari (International Atomic Energy Agency), che il Paese asiatico e’ in violazione del Trattato sulla Non Proliferazione di Armi Nucleari. Per gli esperti intervistati dal network televisivo MSNBC, la Corea del Nord potrebbe rispondere duramente alle parole dell’ IAEA. In passato , infatti, il Paese ha sottolineato spesso che un’eventuale sanzione da parte delle Nazioni Unite sarebbe stata interpretata come un “atto di Guerra”.

Sul fronte Iraq, questa mattina sono circolate voci che, se fossero vere, potrebbero cambiare gli equilibri sul campo e rafforzare la posizione americana. Secondo alcuni operatori a Wall Street la Francia avrebbe deciso di appoggiare gli Usa.

Sul fronte societario, a pesare sul Dow Jones e’ soprattutto il colosso automobilistico General Motors (GM – Nyse) che cede oltre il 5% dopo che Banc of America ha consigliato agli investitori di venderne le azioni.

A deprimere il Nasdaq, la trimestrale deludente del colosso delle infrastrutture per chip Applied Materials (AMAT – Nasdaq), bastonata subito da alcune banche d’affari.

Tra i titoli che invece guadagnano, segnaliamo la blue chip del Dow Jones Coca-Cola (KO – Nyse), in salita dopo la comunicazione del risultati di bilancio positivi e la nota favorevole di Merrill Lynch.

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