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WALL STREET FIACCA IN PARTENZA A CAUSA DOWNGRADE

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Avvio negativo per gli indici Usa, che riprendono fiato dopo il rally delle ultime due giornate. Il Dow Jones cede lo 0.33% a 11505, l’S&P500 lo 0.26% a 1314, il Nasdaq e’ in ribasso dello 0.33% a quota 2220. Contrastati gli ultimi dati macro, da cui pero’ non emerge alcun segnale preoccupante di rallentamento economico. A pesare sul sentiment degli operatori sono i tagli del rating delle blue chip Genral Electric e Boeing.

Nel mese di agosto le vendite al dettaglio sono cresciute dello 0.2%, in maniera inferiore rispetto al mese precedente, in cui registrarono un balzo dell’1.4%, ma rivelandosi superiori al consensus degli analisti che era per un calo dello 0.2%. Sono salite dello 0.8%, ben oltre le attese degli economisti, i prezzi all’importazione, mentre dal mercato del lavoro, e’ emrso un lieve miglioramento delle condizioni: nell’ultima settimana, le nuove richieste per sussidi di disoccupazione sono diminuite di 5 mila unita’ a quota 308 mila.

Nel comparto energetico, dopo aver chiuso la serie negativa durata ben sette sedute consecutive, il petrolio sta continuando a recuperare terreno, riconquistando la soglia dei $64, spinto dall’entrata di alcuni “giocatori” alla ricerca di un rimbalzo tecnico. Al momento i contratti futures con scadenza ottobre vengono scambiati a $64.37 in progresso di 40 centesimi.

Sul fronte societario, tra le aziende che hanno riportato i risultati trimestrali in mattinata si distingue la banca d’affari Bear Stearns. I numeri comunicati dal gruppo si sono attestati ad un livello superiore a quello atteso dagli analisti (EPS di $0.15 superiore), come del resto avevano gia’ fatto nei giorni scorsi Goldman Sachs e Lehman Brothers.

In mattinata e’ atteso l’annuncio di Microsoft sul nuovo strumento elettronico che potrebbe rappresentare il definitivo rivale dell’iPod, commercializzato da Apple. Intanto la societa’ di Bill Gates ha confermato la data del lancio europeo del nuovo sistema operativo Vista, fissata per il mese di gennaio.

Restando nell’hi-tech, a subire pressioni di vendita potrebbe essere la societa’ sviluppatrice di microchip Xilinx, dopo aver tagliato le previsioni sulle vendite del secondo trimestre.

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Sugli altri mercati, sul valutario, l’euro e’ stabile nei confronti del dollaro a quota $1.2709. L’oro avanza di appena 70 centesimi a $597.00 l’oncia. In ribasso i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni si e’ portato al 4.7710%.