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WALL STREET: FEBBRAIO MIGLIOR MESE DA NOVEMBRE

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Il mercato azionario chiude poco sopra i livelli di parita’, in una giornata caratterizzata da volumi sottili a causa della presenza di un numero di operatori inferiore al solito a Wall Street, per via dell’ennesima maxi-tempesta di neve che ha paralizzato New York e l’East Cost. Il mese di febbraio si e’ chiuso con guadagni di oltre due punti percentuali e mezzo per i listini americani, mentre la settimana e’ risultata leggermente negativa.

Gli investitori presenti hanno preferito non prendere troppi rischi vista l’instabilita’ della regione della Zona euro e l’incertezza sulla sostenibilita’ della ripresa americana. Il Dow Jones ha guadagnato un marginale 0.04% a 10325.26 punti, il Nasdaq lo 0.18% a quota 2238.26, mentre l’S&P 500 lo 0.14% in area 1104.49. In settimana il paniere delle blue chip ha messo a segno un progresso di oltre il 2.6%, la migliore prestazione dal +6.5% di novembre. Nell’arco dello stesso periodo e’ del 2.9% il rialzo dell’S&P. Ancora piu’ tonico il Nasdaq che ha accumulato guadagni del 4.2% in settimana.

A livello settoriale, si sono messi in evidenza health-care (Merck +1.5%) e finanziari (Bank of America +1.5% e JP Morgan +3.5%), mentre utility e venditori di beni al consumo hanno perso terreno. Tra le grandi societa’ legate ai consumi hanno ceduto il passo Coke (-0.5%), Wal-Mart e Kraft (-1.5%). Sul Nasdaq Microsoft (+0.6%) fa meglio del mercato.

L’economia a stelle e strisce e’ cresciuta del 5.9% nel quarto trimestre piu’ delle attese e anche della lettura precedente. Tuttavia dalle ultime indicazioni a disposizione pare che la ripresa dell’attivita’ manifatturiera non sia sufficiente a rilanciare la crescita nel 2010, con il mercato immobiliare e quello del lavoro che rimangono spine nel fianco della crescita, la quale per il momento interessa piu’ le aziende che i consumatori.

Le vendite di case esistenti sono calate piu’ del previsto nell’ultimo mese, ai minimi da sette mesi, dopo che anche la fiducia dei consumatori aveva deluso. La seconda rilevazione effettuata dall’Universita’ del Michigan risulta in calo rispetto al mese precedente e lievemente sotto le stime. Sui consumi, che rappresentano circa i due terzi dell’attivita’ economica statunitense, continuano a pesare i timori degli americani circa la situazione lavorativa.

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A spiegare il recupero dell’euro, in caduta libera ormai da sei settimane, le indiscrezioni secondo cui l’istituto tedesco KfW coperto dal governo tedesco, sarebbe disposto a sottoscrivere titoli del Tesoro greci come misura di emergenza.

All’interno della sfera societaria, brutte notizie dal colosso assicurativo AIG, che cede quasi il 10% dopo conti in rosso e la necessita’ di nuovi aiuti. Poderoso scatto in avanti per il produttore di software per l’apprendimento linguistico Rosetta Stone, dopo la promozione degli analisti di Jefferies. Su di oltre il 20% anche CKE Restaurants dopo aver dichiarato che potrebbe esser acquistato per $619 milioni, pari a $11.05 per azione.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio riprendono quota. I futures con consegna aprile avanzano di $1.49 attestandosi a quota $79.66 al barile. Il greggio ha fatto un balzo del 9.3% nel mese di febbraio, ma ha perso lo 0.5% nell’ultima ottava. Sul valutario la moneta unica guadagna lo 0.5% a $1.3617. L’oro e’ avanzato sui massimi settimanali a quota $1118.90 l’oncia (+$10.40). In settimana i contratti sul metallo prezioso con consegna aprile hanno ceduto lo 0.2%. Quanto ai Titoli di Stato, il rendimento sul benchmark decennale scivola al 3.591% (-51 punti base). Per i Treasuries si e’ trattata della migliore prova settimanale dallo scorso agosto.