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WALL STREET: FALLITA LA RIPRESA DEL NASDAQ

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La seduta si e’ conclusa con un nulla di fatto per il settore high-tech: i rialzi di giornata sono evaporati, lasciando il tabellone elettronico appena sopra la parita’. I grandi titoli industriali del Dow Jones strappano invece un guadagno di oltre 160 punti.

Il Nasdaq ha chiuso a 2.340,12 (+0,31%), il Dow Jones ha chiuso a 10.487,29 (+1,63%), l’ S&P 500 a 1.274,86 (+0,80%) e il Russell 2000 a 447,03 (+0,73%).

“Stiamo mettendo un po’ di soldi al lavoro – ha detto questa mattina Ted Oberhaus, capo delle operazion di compravendita di Lord, Abbett & Co. – I fondamentali giustificano un rimbalzo”.

“Il fondo e’ stato toccato”, gli ha fatto eco Jordan Kimmel, manager di portafoglio presso Magnet Management.

Anche il capo delle strategie d’investimento di Merrill Lynch, in una nota diffusa agli investitori, ha speso parole tese a rassicurare i mercati, invitandoli a non assumere un atteggiamento di scontro nei confronti della Federal Reserve.

Il cambio del ‘bias’, ovvero l’atteggiamento neutrale, deciso dal comitato direttivo della Banca centrale Usa, secondo Merrill Lynch, offre garanzie sufficienti che dal prossimo anno il costo del denaro attraversera’ una serie progressiva di riduzioni.

Analizzando l’andamento dell’indice allargato S&P 500 sin dal 1970, Merrill Lynch fa notare che entro tre mesi da una riduzone dei tassi d’interesse da parte della Fed, il guadagno e’ stato in media del 10,4%, mentre nel giro di un semestre del 19,1% e quindi del 23,6% entro un anno.

Le note della riunione del comitato direttivo della Federal Reserve di novembre hanno quindi confermato che la Banca centrale si muove con i piedi di piombo e fornito ulteriore assicurazione su una diminuzione del costo del denaro a partire dalla fine di gennaio.
(Vedi anche La Fed sapeva ma non volle intervenire)

Il settore tecnologico tuttavia non ha risparmiato oggi il cattive notizie e la considerazione che ormai le quotazioni dei titoli hanno scontato abbondantemente tutti i profit warning, non ha impedito che i realizzi di profitto prendessero il sopravvento.

Gli investitori, in cerca di sicurezza, hanno spostato la liquidita’ sui titoli della Vecchia economia e le Blue Chip hanno incassato un buon 1,6%. Positivo anche l’indice allargato S&P 500.

Sui listini in generale hanno mostrato una tendenza al rialzo il settore auto, commercio, bancario, cartario, trasporto aereo, chimico e della fotografia.

Segno meno per Internet, telefonia su lunga distanza, difesa, tabacco, farmaceutico, oro, utility.

Tra i principali titoli in movimento quest’oggi sulle borse americane:

Nel settore delle telecomunicazoni, AT&T (T) ha perso quasi l’ 11%. La prima societa’ telefonica Usa ha annunciato mercoledi’ dopo la chiusura dei mercati che la crescita del fatturato sara’ inferiore al previsto a causa di problemi nella divisione che si occupa di telefonia su lunga distanza sia per l’utenza d’affari che per quella domestica. AT&T prevede adesso di chiudere il trimestre con utili operativi compresi tra i 26 e i 28 centesimi di dollaro per azione, rispetto ai 29-33 centesimi annunciati precedentemente.
(Vedi Utili: ‘profit warning’ e’ la volta di AT&T)

Nello stesso settore, Lucent Technologies Inc. (LU) ha diramato questa mattina il suo secondo ‘profit warning’ relativo a utili e vendite per il primo trimestre fiscale. Il primo produttore al mondo di infrastrutture per le telecomunicazioni e’ inoltre destinato ad assumersi un onere straordinario annuale di circa $1 miliardo legato al progetto di ristrutturazione aziendale promosso dal presidente e amministratore delegato; lo confermano fonti vicine alla societa’. Il titolo ha perso quasi l’ 8%.
(Vedi Utili: tlc, Lucent va ben peggio del previsto)

Nel settore informatico, Xerox Corp. (XRX), una delle societa’ leader nel settore delle fotocopiatrici e stampanti per ufficio, ha fatto sapere questa mattina di aver esaurito il credito di $7 miliardi richiesto per finanziare le operazioni e rimpinguare le casse dopo essere incorsa nel terzo trimestre perdite superiori alle aspettative di mercato. Il titolo ha perso il 18,75%.
(Vedi Xerox esaurisce linea di credito)

Nel settore del brokeraggio, Charles Schwab e David Pottruck Charles, i due co-amministratori delegati di Charles Schwab Corp. (SCH), hanno deciso di ridurre i loro salari annuali e gli stipendi dei prossimi due mesi degli alti dirigenti della piu’ grande casa di brokeraggio online al mondo con l’intento di risvegliare il titolo in borsa. Il titolo ha perso quasi il 2%.
(Vedi Broker: da Charles Schwab si tira la cinghia)

Nel settore Internet, Salon.com (SALN) ha deciso di eliminare 25 posizioni, dopo aver tagliato 13 posti di lavoro a giugno, nel tentativo di ridurre le spese e riuscire a generare un utile nel prossimo anno. Il titolo ha perso quasi il 12%.
(Vedi Internet: Salon.com taglia in cerca di profitti)

Nello stesso settore, MP3.com Inc. (MPPP), la societa’ che consente agli utenti di scaricare file musicali da Internet, ha siglato oggi un accordo di marketing con Warner Music Group, la casa discografica di Time Warner (TWX). Il titolo MP3 ha perso l’11%, mentre il titolo Time Warner ha guadagnato l’ 1,5%.
(Vedi MP3 e Warner Music puntano al marketing)

Nel settore energetico, Amerada Hess (AHC) ha segnato un rialzo superiore al 4,5%. L’offerta della societa’ per la compagnia petrolifera britannica Lasmo e’ stata superata da quella di Eni, che ha ha lanciato un’offerta pubblica di acquisto amichevole di circa $3,95 miliardi.
(Vedi Energia: Eni lancia OPA amichevole su Lasmo)

Nel settore delle memorie per computer, Micron Technology (MU) ha guadagnato quasi il 3,5% nonostante abbia riportato utili relativi al primo trimestre di 58 centesimi ad azione, contro le previsioni di 60 centesimi degli analisti. Le vendite sono calate del 30% rispetto al trimestre precedente.

Nel settore informatico, Palm (PALM) ha perso il 32% nonostante i dati di bilancio relativi al secondo trimestre. La societa’ di computer palmari ha infatti chiuso il trimestre con utili di 5 centesimi di dollaro per azione, in linea con le aspettative del mercato. Il fatturato e’ stato di $522,2 milioni, in rialzo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Nel settore delle componenti auto, TRW (TRW) ha annunciato che prevede utili relativi al quarto trimestre in calo del 30% rispetto alle aspettative dei principali analisti. La perdita, sostiene TRW, e’ causata soprattutto dal ritiro dal mercato, da parte di General Motors (GM) e Ford Motor (F), di 300.000 veicoli per problemi alle cinture di sicurezza fornite da TRW. Il titolo TRW ha guadagnato nonostante cio’ il 10%, mentre il titolo GM ha guadagnato il 2,75% e Ford quasi l’ 8%.

Nel settore dell’energia, PG&E Corp. e Edison International (EIX) hanno annunciato che prevedono un debito di $8,1 miliardi se le autorita’ californiane non permetteranno loro di scaricare parte dei costi dell’energia sui consumatori. Il titolo Edison ha perso il 16%.

Ecco di seguito la lista dei 10 titoli piu’ scambiati
al New York Stock Exchange (dati non ufficiali di chiusura) con
rispettivi volumi, prezzi e variazioni percentuali (verificare chiusure
definitive cliccando sul simbolo dei singoli titoli)
:

SIMBOLO

SOCIETA’

VOLUME

PREZZO (in $)

VARIAZIONE    (in punti)

VARIAZIONE (percentuale)

LU

Lucent Technologies  

61,514,000

14.125

-1.375

-8.87%

T

AT&T

56,672,800

16.938

-2.000

-10.56%

AOL

America Online

24,684,100

37.250

0.00

0.00%

CPQ

Compaq Computer

24,446,600

14.520

-0.960

-6.20%

NOK

Nokia

24,296,100

40.000

-1.125

-2.74%

EMC

EMC

22,707,000

59.500

+3.875

+6.97%

NT

NortelNetworks

18,978,900

31.750

+0.875

+2.83%

GE

General Electric  

17,722,500

47.875

+0.438

+0.92%

PFE

Pfizer

16,194,100

44.375

-2.000

-4.31%

XRX

Xerox

14,828,600

4.875

-1.125

-18.75%

Ecco di seguito la lista dei 10 titoli piu’ scambiati
al Nasdaq (dati non ufficiali di chiusura) con rispettivi volumi,
prezzi e variazioni percentuali (verificare chiusure definitive cliccando
sul simbolo dei singoli titoli)
:

SIMBOLO

SOCIETA’

VOLUME

PREZZO (in $)

VARIAZIONE   (in punti)

VARIAZIONE (percentuale)

CSCO

Cisco Systems 

116,845,400

38.000

+1.500

+4.11%

MSFT

Microsoft  

75,968,000

43.375

+1.875

+4.52%

PALM

Palm 

72,552,700

25.938

-12.188

-31.97%

SUNW

Sun Microsystems 

60,461,100

26.750

-0.688

-2.51%

WCOM

WorldCom

60,471,500

13.938

-1.250

-8.23%

INTC

Intel

48,172,900

32.688

+0.750

+2.35%

ORCL

Oracle  

44,017,400

29.000

+0.500

+1.75%

JDSU

JDS Uniphase  

39,604,200

41.875

-4.125

-8.97%

DELL

Dell Computer

35,213,800

17.063

+0.438

+2.63%

AMAT

Applied Materials

24,127,900

34.750

-3.063

-8.10%