Chiusura in lieve rialzo per le borse americane, che nel pomeriggio hanno restituito quasi tutti i guadagni messi a segno nella prima parte della mattinata.
Il Dow Jones ha terminato le contrattazioni sugli 8.300 punti, dopo essere arrivato a sfondare anche quota 8.500. Il Nasdaq ha chiuso poco sotto i 1.400. Relativamente bassi i volumi di scambio.
INDICI DI BORSA | Ticker | Valore | Variaz % |
Max 12 mesi |
Min 12 mesi |
Dif.(%) da max 12 mesi |
Dif.(%) da min 12 mesi |
Nasdaq | IXIC | 1389.51 | 0.43 | 1832 | 1108.5 | 24.08% | 25.48% |
DJIA | DJIA | 8300.41 | 0.28 | 10394.67 | 7197.49 | 20.15% | 15.32% |
S&P 500 | SPX | 879.93 | 0.12 | 1133.31 | 768.63 | 22.34% | 14.51% |
Nasdaq 100 | NDX | 1054.21 | 0.33 | 1426.01 | 795.25 | 26.07% | 32.56% |
INDICI DI SETTORE (a) |
Ticker | Valore | Variaz % |
Max 12 mesi |
Min 12 mesi |
Dif.(%) da max 12 mesi |
Dif.(%) da min 12 mesi |
Internet | ECM | 49.79 | 1.51 | 52.55 | 29.2 | 5.25% | 70.51% |
Finananziario | DJ_FIN | 144.86 | 1.36 | 185.17 | 127.71 | 21.77% | 13.43% |
Semiconduttori | SOX | 315.35 | 1.26 | 618.4 | 209.4 | 49.01% | 50.60% |
Software | GSO | 104.24 | 0.96 | 150.89 | 77.63 | 30.92% | 34.28% |
Networking | NWX | 149.08 | 0.80 | 240.5 | 79.3 | 38.01% | 87.99% |
Assicurazione | DJ_INS | 289.64 | 0.59 | 378.84 | 248.17 | 23.55% | 16.71% |
Difesa | DFX | 142.73 | 0.22 | 208.15 | 125.9 | 31.43% | 13.37% |
Hardware | GHA | 171.07 | 0.12 | 238.2 | 110.5 | 28.18% | 54.81% |
Retail | RLX | 287.45 | 0.10 | 345.6 | 243.8 | 16.83% | 17.90% |
Energia | DJ_ENE | 183.74 | 0.05 | 224.35 | 169.07 | 18.10% | 8.68% |
Gas Naturale | XNG | 169.85 | 0.05 | 201.14 | 105.53 | 15.56% | 60.95% |
Utility | UTY | 247.88 | -0.36 | 352.63 | 202.82 | 29.71% | 22.22% |
Petrolifero | OIX | 249.40 | -0.57 | 330.96 | 232.66 | 24.64% | 7.20% |
Farmaceutico | DRG | 307.36 | -0.68 | 369.5 | 237.7 | 16.82% | 29.31% |
Oro-Argento | XAU | 63.82 | -1.42 | 89.11 | 54.67 | 28.38% | 16.74% |
Biotech | BTK | 338.09 | -1.76 | 498.3 | 275.1 | 32.15% | 22.90% |
DATI SUI MERCATI (b) |
|||
volume Nyse (*) | 1462.98 | VOLATILITA’/OPZIONI | Valore |
volume Nasdaq (*) | 1470.14 | Vix | 31.73 |
volume Nasdaq 100 (*) |
1128.42 | Vxn | 41.44 |
volume DJIA (*) | 283.05 | Index put-call ratio | 1.08 |
titoli Nyse in rialzo |
1991 | Equity put-call ratio |
0.60 |
titoli Nyse in ribasso |
1260 | TREASURIES | yield |
titoli Nyse invariati |
176 | scadenza a 5 anni | 2.93% |
titoli ai massimi-Nyse (c) |
103 | scadenza a 10 anni | 4.01% |
titoli ai minimi-Nyse (c) |
12 | scadenza a 30 anni | 5.00% |
titoli Nasdaq in rialzo |
1894 | PETROLIO | prezzo/barile |
titoli Nasdaq in ribasso |
1232 | Future Crude | $27.96 |
titoli Nasdaq invariati |
271 | VALUTE | cambio |
titoli ai massimi-Nasd (c) |
123 | Cambio Euro/Dollaro | 1.063 |
titoli ai minimi-Nasd (c) |
23 | Cambio Dollaro/Yen | 120.28 |
Elaborazione dati a cura dell’Ufficio Studi di
WallStreetItalia
LEGENDA:
(a) gli indici di settore sono ordinati in
base alla performance giornaliera
(b) le quotazioni sono rilevate al momento
della chiusura dei mercati di riferimento
(16:00 – 22:00 ora
italiana)
(*) milioni di pezzi scambiati
(c) il valore si riferisce al
numero di titoli scambiati sul Nyse e sul Nasdaq
che hanno raggiunto i
nuovi massimi e minimi degli ultimi 12 mesi nella seduta odierna
CONTRATTI FUTURE SU SADDAM HUSSEIN | |||
Scadenza | Chiusura | Variaz % | Volumi |
30 APRILE 2003 | 84 | -1 | 49800 |
31 MAGGIO 2003 | 94 | 0 | 16600 |
30 GIUGNO 2003 | 95 | +1 | 27500 |
31 LUGLIO 2003 | 96 | 0 | 626 |
Come si leggono i future su Saddam? | |||
A scatenare l’euforia sui mercati erano state le notizie provenienti dal fronte iracheno: l’entrata degli alleati a Baghdad e la presa della citta’ di Bassora hanno fatto scommettere gli investitori su un’imminente conclusione del conflitto. Secondo Ed Yardeni, di Prudential Financial, la vittoria in Iraq potrebbe portare a una ripresa economica e delle borse.
“A meno di sorprese negative sul fronte iracheno, mi aspetto che il rialzo continui per qualche giorno – dice a Wall Street Italia lo strategist indipendente Peter Ricciardi -. Poi gli investitori torneranno a preoccuparsi di economia e utili e ci sara’ un dietrofront.
Per quanto riguarda i profitti delle aziende, non sara’ una bella stagione, ma il mercato ha gia’ scontato le brutte notizie e molto piu’ importanti saranno le indicazioni sui prossimi mesi. Nel complesso il quadro e’ incoraggiante, ma l’economia ha bisogno di tempo per riprendersi. Il trend positivo continuera’, con occasionali passi indietro”.
“Terminata l’incertezza sul conflitto, il mercato si chiede che cosa succedera’ adesso – aggiunge Francesco Leone, responsabile dell’Ufficio Studi di Wall Street Italia -. L’ottimismo per la fine delle ostilita’ e il desiderio diffuso di un recupero dei mercati azionari tenderanno con tutta probabilita’ ad autoalimentare un effetto positivo.
Ma per capire se si tratta di un percorso sostenibile nel lungo termine sara’ necessario vedere da una parte che cosa ci proporra’ la stagione degli utili, dall’altra l’effetto che una rinnovata fiducia dei consumatori potra’ avere nel contrastare numeri macroeconomici oggettivamente negativi.
Gli elementi che potrebbero confermare l’ipotesi rialzista sono costituiti da un calo della volatilita’ e da volumi di contrattazione costantemente interessanti. Al contrario, strappi eccessivi in un senso o nell’altro andrebbero letti come segnali di un mercato ancora fortemente guidato dal nervosismo e come tale da prendere con le pinze”.
Al mercato valutario prosegue il recupero del dollaro nei confronti dell’euro. In mattinata il biglietto verde e’ volato ai massimi degli ultimi tre mesi, a quota 1,0562, per poi retrocedere leggermente parallelemente al dietrofront dei mercati azionari.
In netto ribasso l’oro. Al fixing di Londra il metallo giallo e’ sceso fino a a $319,90 l’oncia; al New York Mercantile Exchange, il contratto future con scadenza a giugno ha toccato un minimo di $320,10 per poi risalire e chiudere sopra i $322. Ricordiamo che in generale il biglietto verde e il metallo giallo sono inversamente correlati.
Sempre al Nymex, il prezzo del petrolio ha chiuso
sotto i $28 per la prima volta dal primo marzo scorso. Il future sul light sweet crude con scadenza a maggio ha infatti terminato gli scambi a $27,96 al barile. Da segnalare comunque che, dopo la forte flessione iniziale, nel corso della seduta l’oro nero si era leggermente apprezzato sull’onda della nuova ondata di maltempo negli Stati Uniti e della notizia che l’Opec si appresta a tagliare la produzione (una riunione straordinaria a Vienna e’ stata fissata per il 24 aprile).
Per tutti i dettagli sui titoli che hanno movimentato la seduta odierna clicca su WSI TITOLI CALDI, in INSIDER.