Chiusura brillante per le Borse Usa. Entrambi gli indici hanno superato di slancio importanti soglie psicologiche: il Dow Jones ha terminato sopra i 10.000 punti e il Nasdaq ha sfondato quota 2.000 (in progresso di oltre il 40% rispetto ai minimi toccati a settembre).
Da notare come il Dow Jones e l’S&P500 siano in coincidenza della media mobile a 200 giorni.
Il listino e’ stato sostenuto dalla fiducia degli investitori, che si riposizionano su semiconduttori e software, a scapito dei farmaceutici.
Notizie positive dal fronte macroeconomico, che ha visto in primo piano il recupero del Napm non manifatturiero . L’indicatore si e’ attestato a quota 51,3 punti, in rialzo rispetto alle attese, che avevano stimato un livello di 43 punti.
Il Nasdaq ha chiuso a 2.046,84 (+4,27%)
Il Dow Jones a 10.114,29 (+2,23%)
L’S&P 500 a 1.170,35 (+2,23%)
Tra i titoli software, si e’ fatta notare in particolare Oracle (ORCL – Nasdaq). A sostenere le quotazioni del titolo sono state le previsioni positive relative al 2002 formulate dall’amministratore delegato della societa’.
Un qualche riflesso positivo si e’ avuto anche per Microsoft (MSFT – Nasdaq), che comunque ha beneficiato delle indiscrezioni di stampa su un finanziamento a Cox Communications (COX) e Comcast (CMCSA) per acquistare AT&T Broadband, la divisione tv via cavo di AT&T (T – Nyse). Questo per bloccare l’ascesa di AOL Time Warner (AOL – Nyse), principale candidata ad acquisire Broadband.
E in questa girandola di notizie si e’ inserito anche il cambio al vertice di Aol Time Warner , apprezzato dal mercato.
Ma il settore realmente trainante e’ stato quello dei semiconduttori, con il Philadelphia Semiconductor Index (SOX) in rialzo di oltre il 6% (nell’arco di due mesi ha messo a segno una crescita del 53%). In grande evidenza Advanced Micro Devices (AMD – Nyse), STM (STM – Nyse) e Intel (INTC – Nasdaq).
Sulla scia si sono mossi altri due colossi high tech come Cisco (CSCO – Nasdaq) e Ibm (IBM – Nyse).
Gli analisti ritengono sempre piu’ probabile la ripresa dei settori software e semiconduttori nel 2002. “Forse siamo davvero a un importante punto di svolta”, ha commentato Alison Wright di Britannic Asset Management, “entro la fine dell’anno e’ possibile che molte societa’ dichiarino una ripresa della domanda relativa ai loro prodotti”.
La seduta di oggi ha poi visto anche un parziale recupero dei petroliferi e dei finanziari.
Per i comparto finanziario si e’ trattato piu’ che altro di una reazione agli scivoloni dei giorni scorsi per il caso Enron (ENE). Bene Citigroup (C -Nyse) e JP Morgan (JPM – Nyse).
Quanto ai petroliferi, il settore ha beneficiato della decisione della Russia di tagliare la produzione del greggio, accogliendo finalmente le richieste dell’Opec. Buona la performance di Exxon Mobil (XOM – Nyse) e di Chevron Texaco (CVX – Nyse).
Fra i pochi titoli in rosso, si e’ fatta notare Ford (F – Nyse), in calo sulla scia del profit warning lanciato dalla societa’.
Per avere piu’ dettagli sui TITOLI CALDI che hanno movimentato la sessione odierna clicca sulla sezione INSIDER, che trovi sul menu in cima alla pagina. Abbonati subito!