Nonostante le buone notizie societarie e il calo del petrolio, gli indici americani hanno proseguito sulla via dei ribassi, estendendo la debolezza defli ultimi giorni. Il Dow Jones ha ceduto lo 0.92% chiudendo a 10792, l’S&P500 e’ arretrato dell’1.27% a 1236, pessima la performance del Nasdaq con un calo del 2.05% a 2091.
A preoccupare gli investitori continua ad essere l’outlook sui tassi d’interesse e il possibile rallentamento economico che potrebbe danneggiare i futuri risultati aziendali. Il fatto che l’inflazione continua a non mostrare segnali di cedimento costringe la Fed a mantenere un’atteggiamento aggressivo in ambito di politica monetaria. I futures sui fed funds indicano una possibilita’ pari all’80% che il costo del denaro venga portato al 5.75% nel meeting di fine mese.
L’intervento del presidente della Fed del distretto di Cleveland, Piananlto, non ha rasserenato il clima sui mercati. Nonostante le contenute aspettative sull’inflazione, l’esponente della Banca Centrale ha dichiarato che l’attuale livello di prezzi e’ preoccupante, poiche’ al di sopra del limite di tolleranza fissato dalla Federa Reserve.
Molto importanti saranno i dati economici che verranno comunicati in settimana. Domani verranno diffusi i dati sui prezzi alla produzione e sulle vendite al dettaglio, mercoledi’ sara’ la volta dei prezzi al consumo e del beige book. Gli operatori sperano che dai numeri possano emergere segnali di rallentamento del caro-vita che possano spingere la Fed ad una vicina pausa del ciclo rialzista sui tassi avviato nel giguno 2004.
Il sostenuto calo del greggio, nonostante l’allarme lanciato dal centro nazionale americano sugli uragani, relativo all’intensa attivita’ meteorologica che si prepara a colpire la zona sud orientale degli Stati Uniti, non ha aiutato i listini a recuperare terreno. I futures con scadenza luglio sono arretrati di $1.27 a $70.36 al barile. Stando alle prime indiscrezioni, l’ondata di tempeste tropicali in avvicinamento non dovrebbero arrecare danno alle piattaforme di estrazione situate nel Golfo del Messico.
Sul fronte societario, bene General Motors che beneficia dei nuovi progressi effettuati sulla situazione di Delphi: il piano di incentivi offerto ai lavoratori sembra aver ridotto il rischio di uno sciopero che potrebbe causare grossi danni alla produzione.
Male invece il colosso dell’entertainment, Wal Disney, all’indomani dell’uscita nelle sale cinematografiche del nuovo film d’animazione “Cars”. I risultati ai botteghini, inferiori alle attese, e il downgrade degli analisti di Citigroup hanno pesato sul titolo che e’ arretrato di circa il 3%.
Tra gli altri titoli, sotto pressione, dopo l’avvio positivo, il titolo della banca d’affari Lehman Brothers. La societa’ ha diffuso una trimestrale superiore alle previsioni del mercato, ma il rallentamento di alcuni settori ha alzato alcuni dubbi sui futuri risultati. Il comparto finanziario potrebbe continuare ad occupare ancora la scena anche domani, con la comunicazione dei numeri trimestrali di Goldman Sachs.
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Sugli altri mercati, in leggero calo l’oro. I futures con consegna agosto sono arretrati di $1.50 a $611.30 all’oncia. Sul valutario, l’euro ha esteso le perdite rispetto al dollaro. Nel tardo pomeriggio di lunedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.2596. In ribasso, infine, i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.987%.