New York – L’azionario Usa estende l’avanzata, con l’indice S&P500 che continua ad avvicinarsi sui massimi di sempre, distanti ormai appena il 10% dai valori attuali. Altra giornata in positivo dunque, in cui in assenza di dati macro di rilievo la protagonista è stata la Apple.
In chiusura l’indice allargato S&P500 guadagna +5,58 punti (+0,40%) a 1.409,75, il Dow Jones +6,51 punti (+0,05%) a 13.239,13, il Nasdaq +23,06 punti (+0,75%) a 3.078,32.
Continua dunque il rally dell’ultima settimana, che ha spinto i tre principali indici su massimi pluriennali. A stimolare in positivo il sentiment degli investitori i dati incoraggianti dagli Usa e dalla Germania, oltre all’outlook ottimista della Federal Reserve sull’economia globale.
Dagli Stati Uniti, questi saranno i giorni dove si cercheranno conferme dai dati sul mercato del mattone: l’indice immobiliare del NAHB e’ risalito sulla parita’ in febbraio, mentre gli analisti si aspettavano un lieve miglioramento rispetto al mese precedente. Si prosegue domani, con la costruzione di case e mercoledì con gli acquisti di case.
I titoli Apple sono in rialzo +2,65% sopra quota $600, a $601,10, nel giorno in cui Tim Cook e Peter Oppenheimer hanno tenuto una conference call in cui hanno reso noto cosa intendono fare dei $97,6 miliardi in contante e investimenti. Il gruppo ha annunciato una mega operazione di acquisto di azioni proprie da 10 miliardi e un dividendo da 2,65 dollari per azione nel quarto trimestre dell’esercizio fiscale in corso.
In denaro anche United Parcel Service (UPS), dopo che il corriere ha annunciato di aver aumentato la sua offerta per TNT Express: messi sul tavolo 6,8 miliardi di dollari.
In ambito valutario, l’euro avanza sul dollaro, vittima di un selloff. La moneta unica si attesta a $1,3237. In rialzo anche verso il franco svizzero a CHF 1,2063, mentre contro lo yen arretra a JPY 110,35.
Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio con scadenza aprile salgono a quota $108,09 al barile, mentre le quotazioni dell’oro sono in ripresa a $1.667,30 l’oncia. Quanto ai Treasury, i rendimenti a 10 anni scambiano al 2,294%.