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WALL STREET: EFFETTO YAHOO SUL NASDAQ

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Al termine della seduta sulle borse USA il Nasdaq perde oltre il 2%, trascinato giu’ da Yahoo (-15,5%). Il portale e’ in calo del 92% dai massimi. Bene il Dow Jones, rifugio di molti investitori in fuga dal tabellone elettronico.

Il Nasdaq ha chiuso a 2.168,76 (-2,50%), il Dow Jones ha chiuso a 10.858,25 (+1,20%), l’ S&P 500 a 1.264,68 (+0,22%) e il Russell 2000 a 481,49 (-0,69%).

L’andamento contrastato degli indici e’ iniziato sin dalla prima mattinata, con il Nasdaq subito frenato dal “profit warning’ di mercoledi’ di Yahoo.

Si e’ interrotta cosi’ la serie di tre sedute consecutive in cui il tabellone elettronico era riuscito ad ignorare le cattive notizie arrivate dai titoli high-tech. Il Dow invece, alla quinta seduta positiva di fila, ha superato la quota psicologica di 10.800 punti.

Il primo portale del mondo aveva gia’ ridotto le proprie stime in gennaio, ma secondo Scott Reamer, analista per SG Cowen, “quando Yahoo ha tagliato le previsioni la prima volta, le nostre preoccupazioni si erano focalizzate su due grossi problemi: il rallentamento ciclico dell’economia degli Stati Uniti e il declino secolare del valore e della domanda di pubblicita’ online”.

Reamer ha aggiunto che “Yahoo sino a ieri era convinta che il suo unico problema fosse l’economia USA, e che nella seconda meta’ del 2001 le cose sarebbero migliorate sensibilmente”.

“Le nostre ultime analisi con societa’ pubblicitarie confermano invece entrambi i problemi evidenziati in precedenza, e il ‘profit warning’ di Yahoo di mercoledi’ non fa altro che ribadire il quadro”.

Le perdite del primo portale online del mondo hanno trascinato in basso altre societa’ Internet come Terra Lycos (-6%) e CMGI (-8%), per poi mettere sotto pressione anche il settore chip e quello hardware.

Il Nasdaq Computer Index ha perso oltre il 5%.

La seduta di contrattazioni di oggi ha confermato che i rialzi di inizio mattinata erano rimbalzi tecnici dovuti all’ipervenduto della settimna precedente, non un’inversione del trend negativo iniziato in febbraio.

Come ha affermato Art Hogan, capo analista per Jefferies & Co, “il mercato e’ stato capace di digerire una raffica di notizie negative – abbiamo avuto disastri ogni giorno e gli indici hanno continuato a salire – per tutta la settimana, ma questo e’ il quarto giorno. E’ solamente naturale una presa di profitto”.

Secondo Terry Danish, technical strategist per Investec Ernst & Co, “non puo’ essere negato che il recente crollo del Nasdaq ha lasciato dietro di se’ un considerevole spazio di crescita per rialzi di tipo tecnico. Nonostante cio’, il tabellone elettronico potrebbe anche risalire sino a quota 2.500 senza che il trend negativo sul breve termine venisse modificato di una virgola”.

Danish ha aggiunto che tale situazione presenta numerose opportunita’ per coloro che stiano cercando di trarre profitto dai rimbalzi di ipervenduto sui singoli titoli.

Sul fronte macroeconomico, il presidente della Federal Reserve bank di Chicago, Michael Moskov, ha dichiarato oggi, al termine di un intervento alla Prairie State Fundation, che l’economia americana non si trova in fase di recessione.

Moskow ha anche commentato che eventuali tagli ai tassi d’interesse dovrebbero essere annunciati in coincidenza con i meeting del Federal Open Market Committee, l’organo responsabile della politica monetaria USA, ma che manovre a sorpresa possono avere la loro utilita’

Queste dichiarazioni creano ancora piu’ incertezza riguardo le prossime mosse di Alan Greespan in materia di tagli.

A tal proposito gli investitori sperano che il dato sulla disoccupazione di febbraio, che verra’ annunciato venerdi’ dal Dipartimento del Bilancio, dia indicazioni piu’ chiare sullo stato dell’economia USA e sulle intenzioni del numero uno della Fed.

Sui listini in generale hanno mostrato una tendenza al rialzo il settore oro, alimentare, telefonico, bevande, petrolio e gas naturali.

In calo invece il settore hardware per imprese, archiviazione dati, software, cartario, componenti per chip, chimico, banche locali.

Tra i titoli che oggi hanno strappato rialzi d’eccezione sulle borse americane:

1. Artificial Life (ALIF – Nasdaq) +42,31%;
2. Centaur (CTRL – Nasdaq) +36,36%;
3. Margo Caribe (MRGO – Nasdaq) +29,73%;
4. Bonso Electronics (BNSO – Nasdaq) +29,08%;

5. Women First HealthCare (WFHC – Nasdaq) +26,26%.

I ribassi si sono invece particolarmente accaniti contro:

1. Cree (CREE – Nasdaq) – -31,20%;
2. Incara Pharmaceuticals (INCR – Nasdaq) – -26,47%;
3. Art Technology Group (ARTG – Nasdaq) – -24,22%;
4. Telesystem Intnl Wireless (TIWI – Nasdaq) – -22,76%;
5. Riverstone Networks (RSTN – Nasdaq) – -22,35%.

Tra i principali titoli in movimento quest’oggi a Wall Street:

Nel settore Internet:

Il titolo Yahoo (YHOO – Nasdaq) ha chiuso in ribasso di circa il 17%. Nella tarda serata di ieri il primo portale al mondo ha annunciato che non riuscira’ a raggiungere i risultati di bilancio per il primo trimestre stimati in precedenza. La societa’ e’ anche alla ricerca di un nuovo amministratore delegato, dopo le dimissioni di Tim Koogle, che rimarra’ comunque presidente del consiglio di amministrazione.
(Vedi Yahoo: ‘Profit Warning’ e ricerca nuovo CEO e Preborsa: Yahoo – 14% dopo ‘profit warning’).

Il Chief Operating Officer di AOL Time Warner (AOL – Nyse), Bob Pittman, ha smentito le voci che lo davano come uno dei probabili successori di Tim Koogle nella carica di amministratore delegato di Yahoo. Pittman, che ha parlato nel corso della conferenza su Internet, organizzata da Merrill Lynch a New York, ha inoltre ribadito le previsioni di crescita di AOL per il 2001, affermando che la societa’ e’ immune dai problemi che hanno colpito Yahoo. Il titolo AOL Time Warner ha guadagnato quasi l’ 1%.
(Vedi la sezione RUMORS sul menu in cima alla pagina).

Il profit warning di Yahoo ha avuto influenza anche sugli altri titoli del settore Internet. TerraLycos (TRLY – Nasdaq) uno dei principali concorrenti di Yahoo, ha perso il 6%, mentre CMGI (CMGI – Nasdaq), la societa’ che controlla il motore di ricerca Altavista ha chiuso in ribasso di quasi l’ 8%.

Cnet Networks (CNET – Nasdaq), il portale di informazione finanziaria sull’high tech, ha annunciato che non rispettera’ le attese sui dati di bilancio del trimestre in corso. Il titolo CNET ha perso oltre il 10%.

Nel settore delle reti in fibre ottiche:

Il titolo Ciena (CIEN – Nasdaq) ha perso oltre il 3%, dopo che JP Morgan ha abbassato le proprie stime sugli utili per la societa’ e per altri produttori di reti ottiche.

Nel settore dei semiconduttori:

Il titolo National Semiconductor (NSM – Nyse) ha chiuso in rialzo del 3,5%. Il produttore di semiconduttori ha chiuso il terzo trimestre fiscale con utili superiori alle stime degli analisti, ma ha annunciato che il fatturato del trimestre in corso, che terminera’ a maggio, sara’ inferiore del 10% rispetto allo stesso periodo di un anno prima.

Nel settore della grande distribuzione:

Il titolo Wal Mart (WMT – Nyse) ha chiuso in rialzo di oltre l’ 1,5%, dopo che questa mattina il gigante americano delle vendite al dettaglio ha annunciato una crescita dei ricavi relativi al mese di febbraio pari al 4,3%.

Nel settore della telefonia cellulare:

Il titolo Nokia ha perso quasi l’ 1,5%. Questa mattina il primo produttore al mondo di telefoni cellulari ha annunciato un accordo preliminare con l’operatore mobile finlandese Telia. In base all’accordo Nokia fornira’ le infrastrutture per la rete UMTS della societa’ telefonica finladense. I particolari economici dell’acordo non sono stati specificati.