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WALL STREET: EFFETTO-G7, IN CALO CON IL DOLLARO

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Effetto-G7 oggi sull’ andamento del mercato azionario statunitense, sotto pressione dopo le indicazioni venute dal G7, favorevole ad un regime di cambi più flessibili, che hanno provocato il forte arretramento del dollaro nei confronti dell’ euro e sopratutto dello yen.

Il calo del biglietto verde, infatti, in questo contesto ha favorito le prese di beneficio degli investitori esteri, alimentate peraltro anche dalla difficile sostenibilità di un rally di Borsa che si protrae dall’ 11 marzo scorso.

Ma va aggiunto che proprio il ridimensionamento della quotazione del dollaro è destinato a favorire in prospettiva le esportazioni statunitensi, quindi va letto anche in chiave positiva per il mercato azionario stesso.

L’ impostazione di fondo del mercato resta peraltro almeno in questa fase buona, per cui il calo odierno potrebbe essere solo momentaneo, in attesa di saperne di più nei prossimi giorni dai dati congiunturali e dalle trimestrali societarie.

Oggi a perdere terreno sono un pò tutti i comparti, a cominciare dai tecnologici che vedono Microsoft in ribasso di 64 cents, a 29,32 dollari, con la conseguenza che è in particolare questo titolo a pesare negativamente sull’ indice S&P 500.

In decisa controtendenza invece Motorola, numero due nella produzione di telefoni cellulari alle spalle di Nokia, che sale del 10% a 12,23 dollari dopo le dimissioni date nei giorni scorsi dal presidente e chief executive officer, Christopher Galvin.

Fra i titoli della grande distribuzione, Wal-Mart perde 94 cents, a 57,2 dollari, dopo che il Sunday Telegraph ha riportato la notizia secondo cui la società starebbe preparando un ricorso contro una possibile decisione del Governo di Londra avversa ad un takeover sulla britannica Safeway. Wal-Mart, in ogni caso, proprio oggi ha reso noto che le vendite a settembre sono in linea con la previsione di crescita massima a suo tempo formulata dalla stessa azienda, cioé il 5%.

Fra i farmaceutici, BioMarin Pharmaceutical lascia sul terreno 91 cents, a 7,68 dollari, dopo aver interrotto la sperimentazione relativa ad un farmaco, il Neutralase, che finora si sarebbe rivelato un insuccesso ai fini di combattere le malattie cardiache. Fra i titoli minori, tonfo per FTI Consulting, società specializzata nelle consulenze fornite ad aziende finite in bancarotta, -3,85 dollari (a 19,21). In questo caso, sono state riviste al ribasso da parte dell’ azienda le stime di crescita del fatturato relativamente al terzo trimestre. CarMax, che vende autovetture usate, perde invece 1,99 dollari, a 33,94 dollari, dopo aver anche in questo caso tagliato le stime riferite alla crescita per il terzo trimestre.

Infine, InterActiveCorp., la società dell’ e-commerce che fa capo al miliardario Barry Diller, è in ribasso di 1,23 dollari (a 35,02) in quanto ha raggiunto un accordo per acquisire il sito Web Hotwire, che opera nel settore turistico, per 665 milioni di dollari interamente in contanti. InterActive, che è leader mondiale nelle prenotazioni alberghiere via Internet, oltre a questo si farà carico di 20 milioni di dollari di dollari in opzioni e warrant. Attorno alle 18.10 ora italiana l’ indice Dow Jones perde l’ 1,08% a 9.540,74 punti, mentre il Nasdaq composite è in calo dell’ 1,63% a 1.874,73 e lo S&P 500 dell’ 1,41% a 1.021,66.