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WALL STREET: EFFETTO ENRON SUGLI INDICI

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Wall Street in ribasso dopo il Beige Book. La Fed ha pubblicato il bollettino mensile relativo alla stato di salute dell’economia, tracciando un quadro poco confortante. Pesante in particolare il settore finanziario, per le paure legate al possibile tracollo finanziario di Enron.

Secondo il rapporto l’economia e’ ancora debole e la spesa al consumo rimane a un livello uguale o inferiore al periodo precedente l’11 settembre.

Da notare che Lehman Brothers aveva dichiarato di essere fiduciosa sul rapporto.

Il Nasdaq ha chiuso a 1.887,97 (-2,48%)
Il Dow Jones a 9.711,86 (-1,63%)
L’S&P 500 a 1.128,52 (-1,83%)

A pesare sul Dow Jones sono stati i titoli finanziari, per i quali si puo’ parlare di un “effetto Enron ” (ENE – Nyse). Grossi calibri come Jp Morgan (JPM – Nyse) e Citigroup (C – Nyse) infatti hanno perso oltre il 5%.

Le due banche infatti nei mesi passati avevano convertito parte dei crediti accordate alla societa’ in titoli azionari. E il crollo verticale di Enron, dopo il fallimento delle trattative con Dynergy, avra’ pesanti effetti sui bilanci.

Depresso anche il resto dei titoli finanziari che ha accusato la decisione della Sec
di avviare una serie di indagini contro i grandi broker colpevoli di irregolarita’ nel collocamento delle matricole di Borsa.

Fra i titoli industriali spicca in negativo anche General Electric (GE – Nyse) che risente della revisione al ribasso delle stime sugli utili da parte di JP Morgan.

Notizie anche dal settore farmaceutico, con Pharmacia (PHA -Nyse), che, a meno di due anni dal matrimonio, ha deciso di scorporare Monsanto (MON -Nyse).

Piu’ pesante il settore tecnologico. “Nelle ultime nove settimane il rally dei listini e’ stato eccessivo, portando le quotazioni azionarie a livelli molto alti”, ha commentato Tim Heekin di Thomas Weisel Partners LLC, “a questo punto gli investitori preferiscono rifugiarsi in quei titoli che non corrono il rischio di essere sopravvalutati e che si presentano come un investimento piu’ sicuro”.

In particolare hanno terminato in ribasso le telecomunicazioni appesantite da Motorola (MOT – Nasdaq). Il titolo e’ sceso sulla scia della decisione della banca d’affari ABN Amro di tagliare le stime sugli utili del colosso relativi al 2002. La notizia ha trainato al ribasso il comparto gia’ depresso dopo la revisione al ribasso delle previsioni formulata da Nokia (NOK – Nyse).

Giornata negativa anche per i semiconduttori con l’indice di Philadephia (SOX) in forte ribasso, guidata da Intel (INTC – Nasdaq). Sul colosso dei chip hanno pesato alcuni commenti negativi , secondo i quali la societa’ non sarebbe in grado di soddisfare la richiesta relativa al processore Pentium 4 nel caso di una ripresa della domanda dei computer. Poco confortante anche il commento di Eric Chen di JP Morgan, che non crede in una crescita della richiesta dei chip di Intel nei mesi di novembre e dicembre.

Male anche titoli come Cisco (CSCO – Nasdaq) – che ha messo a segno un rialzo del 66% dal primo ottobre – e Yahoo (YHOO – Nasdaq), che ha visto duplicato il suo valore dalla stessa data.

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