La seduta di borsa di Wall Street si e’ chiusa con gli indici in netto rialzo. Il Dow Jones e’ avanzato dell’1.01% a 10858, l’S&P500 dello 0.87% a 1265, il Nasdaq ha guadagnato lo 0.98% a 2266. A far tornare gli acquisti sui mercati sono state le recenti notizie positive giunte dal comparto societario e il calo del greggio.
Dopo la deludente serie di trimestrali, a riportare il buonumore tra gli operatori sono i risultati trimestrali di Cisco Systems e PepsiCo. Nell’after hour di martedi’, il colosso delle infrastrutture network, ha riportato risultati finanziari superiori alle attese di Wall Street. Il titolo e’ avanzato di oltre il 7%. Il buon outlook emesso sulla seconda meta’ dell’anno, in termini di crescita su ricavi ed utili, rappresenta un fatto molto positivo, soprattutto ora che i mercati hanno perso la leadership del comparto energetico.
Positivi anche i numeri diffusi in mattinata dal gigante delle bibite PepsiCo, che ha riportato utili per azione di due centesimi superiori al consensus. I profitti sono cresciuti del 12% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, principalmente spinti dalle operazioni a livello internazionale e dalla massiccia vendita delle bibite non gassate.
Superiore alle attese anche la trimestrale di Computer Science, societa’ di servizi tecnologici, che annovera tra i propri maggiori clienti anche l’esercito americano.
Gli investitori hanno accolto con entusiasmo l’annuncio di Pfizer, relativo al possibile spin off, o addirittura alla possibile vendita, della divisione dei prodotti di consumo. Il titolo ha chiuso in progresso di oltre il 5%, risultando il migliore tra i componenti del Dow Jones.
Le altre blue chip che hanno riportato solidi rialzi sono state Hewlett-Packard, Johnson & Johnson, Verizon e Merck. In rosso, invece, General Motors, danneggiata dai giudizi negativi di alcuni analisti, delusi dal nuovo piano di ristrutturazione varato nella giornata di martedi’, Microsoft e United Tech.
Nel comparto software, Borland Software ha annunciato che acquisira’ Segue Soft in un affare valutato circa $100 milioni da pagarsi in cash. Il titolo dell’ultima e’ schizzato di oltre 20 punti percentuali.
Passando al settore energetico, dopo il brusco calo di ieri, il petrolio ha continuato a cedere terreno, scendendo ad un nuovo minimo di cinque settimane, sotto i $63. I contratti futures hanno archiviato la seduta a $62.55, in ribasso di 54 centesimi. Ha sorpreso il calo delle scorte di greggio (le attese erano per un aumento di un milione di barili) ma, in compenso, le riserve di benzina sono cresciute piu’ del previsto.
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Sugli altri mercati, in lieve flessione l’oro. I futures con scadenza aprile sono scesi di $1.00 a $553.80 all’oncia, nuovo minimo di tre settimane. In leggero calo l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi’ a New York, il cambio e’ a quota 1.1956. In calo, infine, anche i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ aumentato al 4.595%.