Seduta poco mossa per gli indici americani, nonostante il flusso considerevole di trimestrali societarie e i numerosi aggiornamenti macroeconomici. Il Dow Jones, che ha chiuso per la prima volta sopra la soglia dei 12000 punti, ha guadaganto lo 0.16% a 12011, l’S%P500 lo 0.07% a 1366, il Nasdaq, infine, e’ avanzato dello 0.16% a 2240.
Contrastati gli ultimi numeri finanziari annunciati dalle aziende americane. Se da un lato hanno sorpreso positivamente Apple, eBay, Coca Cola, Pfizer e Banc of America, dall’altro, a deludere sono state Citigroup e Advanced Micro Devices.
Resta tuttavia l’ottimismo su un altro trimestre contraddistinto da una crescita dei profitti aziendali a doppia cifra, in un periodo caratterizzato da elevati prezzi energetici, i cui recenti cali lasciano ben sperare anche per la prossima tornata delle trimestrali.
Eppure dai dati macroeconomici diffusi in mattinata si e’ particolarmente distinto il rallentamento che sta caratterizzanto la crescita economica statunitense. Ad ottobre, il Philadelphia Fed, l’indicatore sull’attivita’ manifatturiera dell’area di Philadelphia, ha registrato una lettura negativa di 0.7 punti dai –0.4 punti del mese precedente, attestandosi ben al di sotto delle stime degli analisti pari a 6.5.
A settembre, il Superindice e’ cresciuto di appena lo 0.1% contro un consensus di +0.3%, dopo essere sceso sia a luglio che in agosto, e aver registrato un calo complessivo dello 0.9% negli ultimi 6 mesi. Una nota positiva la si legge nel comparto del lavoro, dove nell’ultima settimana le nuove richieste di sussidio da parte dei senza lavoro sono diminuite di 10 mila unita’ a quota 299 mila, ai minimi livelli di inizio estate.
Tornando al comparto societario, Pfizer ([[PFE]]) e Coca Cola ([[KO]]) sono avanzate grazie alle trimestrali superiori al consensus. In calo, invece, il colosso fast food McDonald’s ([[MCD]]), nonostante un incremento del 15% dei profitti e un aumento a doppia cifra dei ricavi.
Male anche la conglomerata industriale Honeywell ([[HON]]) che, con una trimestrale seppur apparentemente favorevole, ha visto il titolo scendere di oltre due punti percentuali a causa delle implicazioni che saranno generate, dagli ultimi risultati, sul trimestre in corso.
In rosso anche la banca d’affari Citigroup ([[C]]), dopo aver riportato un calo dei ricavi generato dalla debole performance della divisione d’investimento.
Tra gli altri titoli, sugli scudi il colosso informatico Apple Computer ([[AAPL]]), schizzato del 6.2% citando le robuste vendite di iPod e iMac. In forte calo, invece, l’acerrima rivale di Intel ([[INTC]]), Advanced Micro Devices ([[AMD]]), arrivata a perdere il 12% a causa dell’abbassamento dei margini di profitto.
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Sugli altri mercati, nel comparto energetico, il greggio ha chiuso in rialzo di 85 centesimi a $58.50 al barile, in attesa dell’annunciato taglio alla produzione giornaliera. Sul valutario, in progresso l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di $1.2628. In forte recupero l’oro. I futures con scadenza dicembre sono saliti di $9.90a $602.50 all’oncia. In ribasso i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ avanzato al 7.7860 dal 4.7640% di giovedi’.