Società

WALL STREET: E’ IL COMPOSITE AD ATTIRARE I BUY

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Chiusura positiva per gli indici azionari, spinti dalle buone notizie su utili societari e dal ribasso del prezzo del petrolio. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.12% a 10129 e l’S&P 500 lo 0.46% a 1100. In buon progresso il Nasdaq. L’indice tecnologico ha chiuso a +1.23% a 1881.

Il clima di tensione e di incertezza e’ stato rischiarato sin dalle prime battute di scambio dalle buone notizie sugli utili societari. Tra le societa’ che hanno riportato oggi risultati superiori alle attese spiccano nomi importanti come Exxon Mobil, Aetna, Alcatel, Bristol-Myers, DaimlerChrysler e Dow Chemical.

Una ventata di ottimismo e’ arrivata anche dalle quotazioni del petrolio, in ribasso dopo aver sfondato la soglia dei $43 al barile nel corso degli scambi di mercoledi’. Il ministro della giustizia russo ha smentito la notizia di un’interruzione delle vendite del maggior esportatore di petrolio russo, OAO Yukos. La compagnia continuera’ la propria attivita’ per pagare i debitori, sventando il rischio di un calo dei flussi di offerta. Il future con consegna settembre ha chiuso a $42.75 al barile, in ribasso di $0.15 dal record storico di mercoledi’.

Gli operatori sono particolarmente attenti all’andamento del prezzo del greggio per il timore che ulteriori rialzi (c’e’ chi prevede un aumento a $45 entro breve) possano compromettere la crescita dei profitti societari. Un simile scenario avrebbe effetti deprimenti sull’economia e sui mercati azionari globali.

Il mercato ha accolto inoltre con sollievo gli ultimi dati dal fronte economico. Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione la settimana scorsa sono salite di 4000 unita’ a quota 345 mila. Le stime degli analisti erano per un calore di 340 mila.

L’andamento ancora non brillante del mercato del lavoro attenua le preoccupazioni di fiammate inflazionistiche e di conseguenti interventi aggressivi della Federal Reserve sui tassi d’interesse. Molto importante, a questo riguardo, sara’ il dato preliminare di venerdi’ sul Pil del secondo trimestre.

Si e’ rivelato in linea con le previsioni l’employment cost index, che nel secondo trimestre e’ salito dello 0.9%.

In chiusura di giornata e’ stata poi diffusa la notizia della presunta cattura di uno dei massimi esponenti di al-Qaeda in Pakistan. Si tratterebbe del tanzaniano Ahmed Khalfan Ghailani, che figura nella lista dei “most wanted” dell’FBI. Il suo nome e’ legato agli attentati alle ambasciate in Kenya e Tanzania del 1998.

Tra le blue chip del Dow Jones i migliori guadagni li hanno realizzati Intel, Hewlett-Packard, IBM, Boeing e Citigroup. Chiusura in rosso, invece, per General Motors, penalizzata dai downgrade di Goldman Sachs e di Lehman Brothers, Procter & Gamble, AIG e Coca Cola. Vedi decine di azioni segnalate da
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Sugli altri mercati, il dollaro e’ in lieve rialzo sull’euro. Nel tardo pomeriggio a New York il cambio tra le due valute e’ di $1.2033. In flessione di $2.00 l’oro, che ha chiuso a $387 all’oncia.

In modesto progresso i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ al 4.58%, contro il 4.59% della chiusura di mercoledi’.