L’anno nuovo non ha portato fortuna ai mercati, almeno finora.
Il Dow Jones ha perso nella giornata di lunedi’ l’1,21% del suo valore e ha continuato la discesa anche ieri, martedi’, chiudendo a 10997.93 in ribasso di 359,58 punti (-3,17%): 500 punti in meno in due giorni.
Non e’ andata meglio al Nasdaq che, non solo ha perso martedi’ 229 punti, il 5,67% del suo valore, ma ha chiuso a 3901.69, al di sotto della soglia psicologica di 4000 punti.
Cosa accadra’ oggi e nei giorni seguenti? Si e’ arrivati alla temuta correzione?
Forse.
Molti operatori del mercato concordano nel dire che la vendita dei tecnologici e’ iniziata, e che il Nasdaq dovrebbe continuare a registrare una tendenza al ribasso.
Certo, i timori di un aumento dei tassi puo’ avere contribuito alla liquidazione dei titoli; tuttavia quasi tutti gli operatori si aspettano una stretta della Federal Reserve e i dati sull’economia rilasciati in questi giorni non hanno portato alcuna notizia nuova.
Gli investitori del Nasdaq ne hanno semplicemente approfittato per alleggerire il proprio portafoglio da quei titoli tecnologici e dell’Internet eccessivamente sopravvalutati.
“Non ci sono elementi che giustifichino l’orso”, commenta Jeffrey Dennis, analista di Salomon Smith Barney. “Penso che si sia alla correzione; solo un po’ in anticipo del previsto”.
Il calo degli indici era infatti previsto da quasi tutti, soprattutto considerando l’incredibile rialzo dell’85,6% del Nasdaq nel 1999.
Ma ora ci si chiede di quanto possa crollare il mercato.
Storicamente si parla di correzione quando il valore degli indice registra un calo del 10%, ma la situazione corrente e’ completamente nuova, difficile da confrontare con i livelli passati, tant’e’ che Paul Cherney, analista di Standard & Poor considererebbe una correzione la perdita del 15-20% del valore.
Richard McCabe, analista di Merrill Lynch, e’ concorde e prevede per le prossime settimane una correzione dell’indice Dow del 10-15% e del Nasdaq di un 20% pieno.
Secondo McCabe si e’ definitivamente alla correzione, anche se per qualche giorno si potrebbe assistere ad andamenti contrastanti, creati pero’ dagli speculatori.
Ci sono comunque operatori che non vedono il crollo cosi’ vicino; alcuni ritengono che il mercato si stia stabilizzando. Tutti prevedono le prossime settimane a dir poco altalenanti.