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WALL STREET: DOW VICINO QUOTA 10.400 DOPO FIDUCIA

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Slancio in avanti degli indici americani dopo il dato sulla fiducia consumatori in marzo del Conference Board, salita a quota 110,2 rispetto ai 95 di febbraio e ai 97,8 di gennaio. Si tratta del livello piu’ alto raggiunto dall’indice dallo scorso agosto.

A portare sollievo sui mercati anche le dichiarazioni del presidente della Fed di Dallas Robert McTeer, secondo il quale in Usa non esistono sufficienti pressioni inflazionistiche che rendano necessario nell’immediato un aumento dei tassi di interesse. Proprio sui timori di un rialzo dei tassi, i mercati hanno chiuso in rosso lunedi’.

Sui listini in generale, bene archiviazione dati, infrastrutture tlc, semiconduttori, infrastrutture per i chip, software, bancario, brokeraggio, alimentare, tabacco, automobilistico, edilizio, biotech, chimico, difesa. In calo oro.

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Sul fronte macroecomico, ha invece rivelato notizie contrastanti il dato sugli ordini di beni durevoli di febbraio, salito dell’1,5%. Si tratta del terzo mese di crescita. Il risultato ha battuto le previsioni del mercato, pari a +1,0%.

Da sottolineare pero’ che il dato, escluso il settore trasporti, ha registrato un calo dell’1,3%. Inoltre, si e’ registrato un calo degli ordini dei semiconduttori, scesi in febbraio dell’8,9%. In ribasso anche gli ordini relativi ai prodotti elettronici e ai computer, che hanno segnato una flessione del 2,4%. Notizie positive per il settore auto, negative invece per l’high tech.

Ma il settore semiconduttori sembra attualmente ignorare quanto emerso dal dato, una notizia in fondo gia’ scontata nei giorni scorsi, quando il gruppo di chip Micron Technology (MU – Nasdaq) aveva annunciato una trimestrale deludente, oltre ad un calo della domanda nel settore.
Sul Nasdaq sono in rialzo Intel (INTC – Nasdaq) e Xilinx (XLNX – Nasdaq).

Sempre sul tabellone elettronico, in ribasso il gruppo di telefonia a lunga distanza
WorldCom (WCOM – Nasdaq), dopo che la banca d’affari UBS Warburg ne ha abbassato il giudizio sul titolo da ‘buy’ a ‘hold’, sulle preoccupazioni per la scarsa domanda per i suoi servizi e per le aspre condizioni di mercato. Il broker ha inoltre tagliato le stime sulla crescita del fatturato per il primo trimestre dal 2,9% allo 0,7% e per l’anno fiscale 2002 dal 3,8% all’1%.

In ripresa il titoli delle infrastrutture per i chip, nonostante un ‘downgrade’ su Applied Material (AMAT – Nasdaq) da parte dell’analista John Geraghty (da ‘buy’ a ‘neutral’). Guadagna anche Novellus (NVLS – Nasdaq).

Il Dow Jones, e’ sostenuto dalle buone notizie
per il settore automobilistico . Oltre al dato positivo emerso dagli ordini di beni durevoli, che ha visto una crescita degli ordini relativi ai trasporti aumentare a febbraio dell’8,6%, J.P. Morgan ha oggi aumentato il giudizio sul settore a ‘market weight’ e ha rivisto in positivo le stime di alcuni titoli del comparto. In rialzo la blue chip General Motors (GM – Nyse)

Notizie positive anche sul fronte degli utili nel settore finanziario. La banca d’affari Morgan Stanley (MWD – Nyse ) ha registrato nel primo trimestre un profitto pro forma 76 centesimi per azione, suuperiore alle previsioni degli analisti di Wall Street, pari a 70 centesimi per titolo (consensus Zacks). Il gruppo si e’ dichiarato anche ottimista sui prossimi trimestre, sottolineando il miglioramento delle attivita’. Sulla scia di Morgan, guadagnano J.P Morgan (JPM – Nyse) e Citigroup (C – Nyse).

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