Il Dow Jones si avvicina pericolosamente vicino a quota 8.600 punti dopo la diffusione del cosidetto Beige Book, dal quale emerge che la situazione dell’economia USA e’ peggiorata in agosto e nei primi giorni di settembre.
Forti le perdite anche per il Nasdaq Composite che cede oltre il 4%, portandosi sotto la soglia psicologica dei 1.500 punti.
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Tale nervosismo dipende in particolare dalle paure di un prossimo attacco degli Stati Uniti e dal pessimismo sulla situazione attuale dell’economia americana.
Maureen Allyn, chief economist di Zurich Scudder Investments, ritiene che “la fiducia dei consumatori sia a forte rischio, non solo a causa degli attacchi terroristici negli USA e di una prossima controffensiva americana, ma anche dai massicci licenziamenti che stanno diffondendosi tra le societa’ statunitensi”.
Allyn sostiene che il tasso di disoccupazione si portera’ presto sopra quota 5% e questo creera’ uno sconforto psicologico nella maggior parte degli investitori e un cambiamento nel modo di spendere delle famiglie americane.
Piu’ ottimista e’ invece Thomas Galvin, chief market strategist di Credit Suisse First Boston, secondo cui la fiducia dei consumatori, ora danneggiata dagli incidenti di martedi’ 11 settembre, riuscira’ a stabilizzarsi, contribuendo ad una ripresa dei mercati.
Per quanto riguarda la paura di molti piccoli investitori, secondo cui sarebbero proprio i grandi hedge fund e gli investitori istituzionali a vendere in maniera massiccia, Galvin assicura che per ora “si tratta solo di riposizionamenti di portafoglio e le vendite sembrano interessare tutti gli investitori in generale”.