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WALL STREET: DOW JONES VOLA SULLE ALI DI GREENSPAN

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A meno di due ore dalla chiusura delle contrattazioni a New York, i principali indici di borsa consolidano le posizioni su corsie opposte: il Nasdaq Composite, schiacciato dalle fibre ottiche, segna una cessione di oltre il 2,5%, mentre l’indice Dow Jones e’ stabile sui 100 punti di rialzo.

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Il ‘profit warning’ di Corning (GLW – Nyse), il leader americano nel settore dei cavi a fibre ottiche, ha soffocato tutto il comparto pesando come un masso su tutto l’high tech.

“Corning sta avendo un effetto negativo sul mercato – ha detto Brian Belski, analista presso U.S. Bancorp Piper Jaffray – Sono molte le societa’ su cui le pessime performance del produttore di cavi ottici avranno un impatto negativo”.

Premiata invece la pazienza degli investitori che, dopo un discorso di Alan Greenspan privo di riferimenti a una prossima riduzione dei tassi d’interesse, attendevano le domande dei senatori della commissione bilancio del Senato sperando in ulteriori informazioni.

Questa mattina infatti il presidente della Federal Reserve, rispondendo a una domanda del repubblicano Charles Grassley, ha sostenuto che vi e’ perfetta compatibilita’ tra gli sgravi fiscali voluti dai repubblicani al Congresso e una politica di riduzione dei tassi USA.

La risposta ha galvanizzato gli economisti di Wall Street che nelle settimane scorse avevano espresso il timore che la Fed avrebbe potuto decidere di non tagliare i tassi di piu’ di 25 punti base (0,25%) nel prossimo incontro del Federal Open Market Committee (FOMC), l’organo della banca centrale americana competente in materia di politica monetaria, in programma per il 30-31 gennaio.

Il presidente della Fed non ha tuttavia inviare nessun chiaro segnale su quello che intende fare con i tassi di intetresse: “Il FOMC si riunisce la prossima settimana, e attendo di vedere cosa ne pensano i miei colleghi”, si e’ limitato a dire Greenspan.

I mercati – dicono gli osservatori – sperano che il FOMC diminuisca il costo del denaro di almeno lo 0,5% ponendosi come obiettivo finale una riduzione dei tassi d’interesse al 5%.

“Quello che Greenspan oggi ha detto, o non ha detto – commenta Subodh Kumar, investment strategist di CIBC World Markets – rafforza invece l’ipotesi che la Federal Reserve la prossima settimana riduca i tassi di solo un quarto di punto”.

La testimonianza di Greenspan davanti al Congresso coincide con la prima apparizione della senatrice Hillary Rodham Clinton quale nuovo membro della commissione bilancio del Senato USA.

Sul fronte macroeconomico, l’indice del costo del lavoro negli Stati Uniti relativo al quarto trimestre dell’anno ha registrato una crescita dello 0,8%, inferiore rispetto al rialzo dell’1,1% atteso dal mercato.

Il dato, comunicato questa mattina dal Dipartimento del Lavoro USA, segna un calo rispetto al +0,9% registrato nel trimestre precedente – a conferma che le pressioni inflazionistiche sul fronte del lavoro sono diminuite negli ultimi mesi.

Sui listini in generale stanno mostrando una tendenza al rialzo il settore delle utility, energetico, assicurativo, oro, cartario.

In ribasso invece il settore delle fibbre ottiche, telecomunicazioni, semiconduttori, biotecnologie, Internet, computer-hardware.