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WALL STREET: DOW JONES IN RIBASSO, NASDAQ -3%

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Wall Street si appresta a chiudere la prima settimana di luglio in negativo a margine della pessima performance del Dow Jones su cui aleggia lo spettro del ‘curbs in’ il blocco automatico degli ordini causato da un eccesso di vendite.

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Causa principale della debacle, i “profit warning” lanciati giovedi’ da EMC Corp (EMC – Nyse), Advanced Micro Devices (AMD – Nyse) e BMC Software (BMCS – Nasdaq), i quali hanno trascinato in territorio negativo il settore high tech.

“Il recupero negli utili per le societa’ high tech potrebbe essere posticipato al quarto trimestre”, ha dichiarato Klaus Breil di Adig Investment, aggiungendo che alcune nuvole “resteranno all’orizzonte ancora per un po’ di tempo”.

I risultati societari deludenti “potrebbero frenare la performance dei titoli per i prossimi trimestri”, ha commentato Tom Van Leuven, strategist di J.P. Morgan Securities Inc, aggiungendo che “le aspettative sono ancora troppo alte per il mercato in generale e per il settore high tech in particolare”.

“La direzione del mercato e’ influenzata dai risultati societari e da ogni tipo di previsione per il resto dell’anno e l’inizio del 2002″, ha dichiarato David Rolfe, chief investment officer di Wedgewood Partners Inc.

Sul mercato incide anche il dato sul tasso di disoccupazione negli Stati Uniti, che in giugno si e’ attestato al 4,5%.

Un sondaggio condotto dall’agenzia di stampa Dow Jones insieme al canale televisivo finanziario CNBC tra gli economisti di Wall Street aveva previsto una crescita del dato al 4,6%.

La batosta e’ giunta pero’ dal numero dei posti di lavoro persi nel settore non agricolo attestatisi a 114.000 rispetto alle aspettative di 50.000.

Tuttavia gli investitori sembrano trarre speranza da un possiile ulteriere taglio al costo del denaro da parte della Federal Reserve.

“C’e’ spazio per ridurre i tassi ancora di 75 punti base”, ha dichiarato Subodh Kumar, chief portfolio strategist di CIBC World Markets.

Sul fronte societario risentono degli allarmi utili Cisco Systems (CSCO – Nasdaq), Intel (INTC – Nasdaq), Oracle (ORCL – Nasdaq) e Sun Microsystems (SUNW – Nasdaq).

Non riesce a sostenere il mercato nemmeno Alcoa (AA – Nyse), il primo produttore mondiale di alluminio, che ha riportato per il secondo trimestre dell’anno utili superiori alle attese.

Nella bufera sono invece finite alcune societa’ farmaceutiche, dopo che la Commissione Federale per il Commercio degli Stati Uniti ha avviato alcune indagini, sospettando che alcune di queste impediscano illegalmente l’accesso al mercato ai medicinali piu’ economici.

La Commissione sta indagando SmithKline Beecham, del gruppo GlaxoSmithKline (GSK – Nyse), e Bristol-Myers Squibb (BMY – Nyse).