Dow Jones in deciso recupero a meta’ mattinata. Il Nasdaq si e’ portato sulla parita’, mentre c’e’ attesa per i risultati di Intel.
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Digerito il dato deludente sulla produzione industriale, il mercato attende di conoscere i risultati di Intel (INTC – Nasdaq), che pubblichera’ dopo la chiusura della Borsa.
Tra le societa’ che hanno gia’ diffuso i rispettivi bilanci figurano Eastman Kodak (EK – Nyse), Internatonal Paper (IP – Nyse), Johnson & Johnson (JNJ Nyse), Caterpillar (CAT – Nyse).
Non mancano tuttavia giudizi pessimistici sugli utili. “Chiunque si attenda un rapido recupero nei bilanci delle aziende USA restera’ deluso”, e’ l’amara considerazione di Adrian Jarvis, responsabile della divisione global strategy di Morley Fund Management.
Riferendosi al settore semiconduttori Michael Farr, presidente di Farr, Miller & Washington LLC (societa’ di consulenza finanziaria), ha dichiarato che “i produttori di chip non riescono ancora a capire perche’ le cose vadano cosi’ male e per quanto tempo”.
“L’economia e’ ancora lenta, restera’ lenta e non si riprendera’ tanto presto”, ha infine aggiunto Farr.
Una nota positiva giunge da Kevin Caron, strategist di Gruntal & Co.(societa’ di consulenza finanziaria), secondo il quale “ci sara’ una ripresa nel mercato, “a partire da Intel prevediamo infatti che alcuni risultati societari saranno superiori alle aspettative”.
La casa automobilistica General Motors Corp. (GM – Nyse), una delle trenta blue chip del Dow Jones, ha registrato per il secondo trimestre dell’anno un calo degli utili del 74% a causa della diminuzione delle vendite negli USA e delle perdite avute nelle operazioni all’estero.
La societa’ ha chiuso il trimestre con un utile netto di $477 milioni, pari a $1,03 per azione, contro $1,88 miliardi, o $2,93 per azione dello stesso periodo del 2000. Il risultato include un onere straordinario di $133 milioni, o 23 centesimi per azione.
Gli analisti di Wall Street si attendevano un utile pro-forma di $1,14 per azione (consensus First Call/Thomson Financial).
Beneficia di una trimestrale incoraggiante il colosso farmaceutico Pfizer (PFE – Nyse), che ha terminato il secondo trimestre dell’anno con un utile netto di $1,89 miliardi, pari a 30 centesimi per azione, contro gli $1,44 miliardi, o 23 centesimi per azione, avuti nello stesso periodo dell’anno precedente.
Secondo i dati di First Call/Thomson Financial, gli analisti a Wall Street si attendevano per Pfizer un utile contenuto a 29 centesimi per azione.
La societa’,ha inoltre confermato le stime di bilancio per il 2001.
Numeri superiori alle attese non aiutano invece Merrill Lynch (MER – Nyse), una delle banche d’affari leader al mondo, che ha riportato nel secondo trimestre dell’anno un utile netto di $541 milioni, pari a 56 centesimi per azione.
Il dato batte le attese degli analisti di Wall Street, che si attendevano un utile di 54 centesimi per azione.
Per Merrill Lynch, che ha registrato un deciso calo degli scambi e ha risentito della forte flessione del mercato azionario, si tratta di un calo del 41% rispetto ai $921 milioni, o $1,01 per azione, avuto nello stesso periodo dello scorso anno.
La banca d’affari ha inoltre fatto sapere che nel terzo trimestre registrera’ risultati inferiori a quelli appena pubblicati per il secondo trimestre.
“Non c’e’ molto ottimismo sul mercato”, sostiene Robert Basel di Salomon Smith Barney Inc.
I bilanci aziendali non hanno mostrato segni di un recupero per la seconda meta’ dell’anno, e i tagli ai tassi di interesse non sono stati in grado di aiutare i numeri”, ha aggiunto Basel, precisando che anche i dati economici finora non hanno indicato una vera ripresa”.
Naviga in cattive acque Coca-Cola Enterprises (CCE – Nyse), la societa’ imbottigliatrice dei prodotti di Coca-Cola (KO – Nyse).
Il gruppo ha infatti annunciato il prossimo licenziamento di 2.000 persone in Nord America, una misura che tuttavia non consentira’ alla societa’ di raggiungere gli obiettivi di bilancio per il 2001.
La societa’, che sta cercando di dare una spinta alle vendite negli USA per combattere la concorrenza di Pepsi Bottling (PBG – Nyse), ha fatto sapere che la ristrutturazione interna comportera’ un onere straordinario tra $60 milioni e $80 milioni nella secondo meta’ dell’anno.
Sul fronte macroeconomico, la produzione industriale negli Stati Uniti e’ scesa in giugno dello 0,7%; lo ha comunicato questa mattina la Federal Reserve, la banca centrale americana.
Un sondaggio condotto dal canale televisivo CNBC insieme all’agenzia di stampa Dow Jones mostra che gli economisti intervistati si attendevano una diminuzione contenuta allo 0,6%.
Il dato, che rappresenta il nono calo consecutivo, e’ ai livelli dell’agosto 1983. La flessione di maggio e’ stata rivista a -0,5% dopo che inizialmente era stata comunicata per maggio un calo dello 0,8%.
Il rapporto della Federal Reserve mostra inoltre che la capacita’ di utilizzazione degli impianti si e attestata in maggio al 77,0%, mentre il mercato si attendeva 76,8%. In maggio il dato sulla capacita’ di utilizzazione degli impianti si era attestato a 77,6%.
Sebbene negativo, il dato alimenta le aspettative per un taglio dei tassi d’interesse dello 0,25% in occasione del prossimo meeting del Federal Open Market Committee (FOMC), l’organo di politica monetaria che si riunira’ il 21 agosto.