Società

WALL STREET: DOW CHIUDE SOTTO 9.500 PUNTI

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Al termine della giornata borsistica sui mercati di New York il Nasdaq chiude con il nuovo minimo dal 4 novembre 1998, mentre il Dow scende sotto la soglia psicologica dei 9.500 punti, raggiungendo il nuovo minimo su 12 mesi.

Il Nasdaq ha chiuso a 1.829,77 (-1,49%), il Dow Jones ha chiuso a 9.486,19 (-2,41%), l’ S&P 500 a 1.122,07 (-1,8%) e il Russell 2000 a 435,74 (-1,97%).

Per il tabellone elettronico e’ stata una sessione di alti e bassi, nel corso della quale e’ stato capace di toccare guadagni superiori all’1,5% (in mattinata) e il nuovo minimo dal novembre 1998.

Anche l’indice Nasdaq 100 e’ sceso oggi sotto il minimo delle ultime 52 settimane.

Male il Dow Jones, che negli ultimi due giorni ha perso oltre 450 punti, toccando anche il nuovo minimo intraday delle ultime 52 settimane a quota 9.462,34 punti.

L’indice delle Blue Chips americane ha accentuato nel finale le perdite, nonostante nell’ultima mezz’ora di contrattazioni sul Nyse sia scattato il blocco degli ordini automatici di vendita.

Barry Hyman, chief investment strategist per Weatherly Securities, ritiene che “per il Dow sia fondamentale tenere quota 9.700 – 9.500 punti, altrimenti il rischio e’ di precipitare sino a 9.000”.

Il tema principale della giornata e’ stata sicuramente la delusione ancora presente in molti operatori per un taglio dei tassi d’interesse inferiori alle loro attese, unita ad una mancanza di prospettive ottimistiche per il futuro.

Una buona parte degli investitori e’ risultata ancora scottata dalla delusione di ieri di un taglio dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve Bank dello 0,5%, e non come molti si aspettavano dello 0,75%.

Sono molti gli analisti che ritengono che l’intervento sui tassi della Federal Reserve Bank sia arrivato troppo tardi e in maniera troppo timida, visto che ancora non si vedono segnali di ripresa per l’economia USA.

Luc Desbiens, portfolio manager per Pictet & Co, ritiene che “il mercato era un po’ troppo ottimista nelle sue aspettative sul taglio dei tassi. Adesso, noi non siamo aggressivi sul mercato; aspettiamo e cerchiamo buone opportunita’. Sfortunatamente, tutti stanno facendo come noi”.

Charles Payne, capo analista per Wall Street Strategies afferma che “incertezza sta dominando il mercato, e la maggior parte della gente che e’ rimasta fuori dalla mischia continua a rimanere fuori dalla mischia”.

A complicare il quadro e’ arrivato anche il dato sui prezzi al consumo di febbraio, reso noto questa mattina dal dipartimento del Lavoro USA.

L’indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti e’ aumentato a febbraio dello 0,3%. Gli analisti di Wall Street si attendevano una crescita contenuta allo 0,2%. L’indicatore era cresciuto in gennaio dello 0,6%.

Il dato mostra un’inflazione non completamente sotto controllo, mentre nel documento che ha accompagnato la decisione di martedi’ della Federal Reserve Bank di tagliare i tassi dello 0,5% l’inflazione non e’ stata nominata come fonte di preoccupazione.

A pesare su Nasdaq e Dow poi e’ arrivata l’ennesima raffica di cattive notizie dal fronte aziendale.

Il Nasdaq, dopo aver aperto la seduta giornaliera oscillando attorno alla soglia di parita’, e’ stato trascinato al ribasso dalle notizie negative arrivate dal settore high tech, questa volta da parte di Oracle, 3Com, Hewlett Packard e DoubleClick.

Carly Fiorino, amministratore delegato di Hewlett-Packard, uno dei primi produttori di personal computer del mondo, ha preannunciato oggi un piano di riduzione dei costi, sulla previsione che il trimestre in corso non portera’ un aumento delle vendite.

L’indice delle Blue Chips americane non e’ invece riuscito ad ignorare le prospetive di ampi tagli del personale da parte del colosso dei prodotti di largo consumo Procter & Gamble, e il trimestre nero per le banche d’affari di Wall Street, con tutti i big del settore che riportano utili inferiori ad un anno fa nonostante ricavi sostanzialmente in linea.

Sui listini in generale hanno mostrato una tendenza al rialzo il settore trasporti, calzaturiero, semiconduttori, sistemi informatici, bevande, ferroviario, grande distribuzione abbigliamento, edilizio.

In calo invece il settore macchinari, difesa, alberghiero, gas naturale, cartario, assistenza medica, editoriale, petrolifero.

Tra i titoli che oggi hanno strappato rialzi d’eccezione sulle borse americane:

1) Cedar Income Fund, Ltd (CEDR – Nasdaq) – +30,23%;
2) Badger Paper Mills (BPMI – Nasdaq) – +29,17%;
3) Datalex (DLEX – Nasdaq) – +21,74%;
4) Broadbase Software (BBSW – Nasdaq) – +21,43%;
5) PJ America (PJAM – Nasdaq) – +21,18%.

I ribassi si sono invece particolarmente accaniti contro:

1) APW Ltd (APW – Nyse) – -56,27%;
2) Proxim (PROX – Nasdaq) – -44,54%;
3) Learning Tree Intn’l (LTRE – Nasdaq) – -43,40%;
4) Aspect Communications (ASPT – Nyse) – -39,85%;
5) Netopia (NTPA – Nasdaq) – -38,30%.

Tra i principali titoli in movimento quest’oggi a Wall Street:

Nel settore software:

Il colosso americano del software per banche dati Oracle (ORCL – Nasdaq) ha annunciato nella tarda serata di ieri una prossima riduzione della forza lavoro tra le 430 e le 860 unita’ (pari all’1% – 2%) a causa delle attese per un trimestre con utile e vendite piatte. Il titolo Oracle ha chiuso in rialzo del 3,5%.
(Vedi Software: Oracle taglia 1%-2% forza lavoro)

Nel settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni:

3Com Corp. (COMS – Nasdaq) ha chiuso il primo trimestre dell’anno, il suo terzo trimestre fiscale, con perdite superiori a quanto previsto dai principali analisti di Wall Street, a causa del forte rallentamento del settore telecomunicazioni. La societa’ di infrastrutture per le tlc, che ha inoltre annunciato un prossimo taglio della forza lavoro. Il titolo 3Com ha terminato la seduta in ribasso dello 3,5%.
(Vedi Utili: 3Com registra perdite superiori alle attese)

Nel settore della telefonia mobile:

Il titolo Ericsson (ERICY – Nasdaq) ha chiuso in ribasso dello 0,5%, dopo che la societa’ ha ridotto le proprie stime sulle vendite di telefoni cellulari. Secondo il management di Ericsson le vendite globali di ‘telefonini’ dovrebbero attestarsi tra i 450 e i 525 milioni di pezzi. In base alla precedente previsione le vendite complessive del settore avrebbero dovuto attestarsi nell’anno tra 500 e 540 milioni di unita’.

Nel settore dei personal computer:

Il gigante americano dei PC Dell Computer Corp. (DELL – Nasdaq) e la societa’ coreana Samsung Electronics Co. Ltd hanno siglato un’accordo industriale per un controvalore complessivo di $16 miliardi. In base all’accordo Samsung fornira’ a Dell alcune componenti per i propri personal computer. Samsung fornira’ in particolare monitor a cristalli liquidi e memorie ottiche. Il titolo Dell ha chiuso la seduta odierna in rialzo di quasi lo 0,5%

Nel settore dei servizi per Internet:

DoubleClick (DCLK – Nasdaq), societa’ specializzata nella raccolta di pubblicita’ online, ha annunciato che potrebbe tagliare circa il 10% della forza lavoro. Il titolo DoubleClick ha perso il 4%.

Nel settore dei prodotti di largo consumo:

Il titolo Procter & Gamble (PG – Nyse) ha terminato la seduta con una flessione di oltre il 3%. Secondo il Wall Street Journal il colosso dei prodotti di largo consumo potrebbe tagliare fino al 20% della forza lavoro a causa degli alti costi operativi.
(Vedi Procter & Gamble studia taglio 20% forza lavoro)

Nel settore finanziario

Questa mattina Morgan Stanley Dean Witter & Co. (MWD – Nyse) ha annunciato di aver chiuso il primo trimestre del 2001 con una flessione dell’utile netto del 34% rispetto allo stesso periodo del 2000. Il titolo Morgan Stanley ha comunque chiuso con un ribasso di oltre il 3,5%.

Utili in calo anche per Lehman Brothers (LEH – Nyse) e Bear Stearns (BSC – Nyse) – con profitti in flessione rispettivamente del 28% e del 41% – e per Goldman Sachs (GS – Nyse), che ha visto contrarsi l’utile del 13%, nonostante un aumento del fatturato. Il titolo Lehman Brothers ha perso il 4%, il titolo Bear Stearns ha chiuso in ribasso di quasi il 3,5%, mentre il titolo Goldman Sachs ha lasciato sul campo quasi il 2,5%.
(Vedi Banche d’affari: in calo gli utili del settore)

Il titolo American Express (AXP – Nyse) ha terminato le contrattazioni in ribasso di oltre il 7% sulle voci che una societa’ di brokeraggio USA potrebbe ridurre il proprio target sul prezzo del titolo. AmEx ha infatti fatto sapere che anche qualora la Federal Reserve decida di abbassare i tassi di un altro mezzo punto percentuale, questo non sarebbe sufficiente a dare la giusta spinta al mercato. “Occorre che il ciclo si concluda”, ha detto un alto dirigente della societa’.

Nel settore aerospaziale:

Il titolo Boeing ha chiuso in ribasso di oltre il 2,5%. La societa’ ha annunciato il trasferimento del quartier generale, dal 1916 ubicato a Seattle. Il trasferimento comportera’ una riduzione del personale di circa 1.000 unita’. Il management della societa’ non ha ancora deciso se la nuova sede verra’ aperta a Chicago, Denver o Dallas.