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WALL STREET: DOPO LO SCIVOLONE SI RIAFFACCIANO I BUY

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Dopo lo scivolone delle ultime giornate, sui mercati americani tornano gli acquisti, innescati dalle notize societarie positive di Advanced Micro Devices e Pfizer e dal rimbalzo dei mercati azionari di Tokyo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.24% a 10880, l’S&P500 lo 0.56% a 1285, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.97% a 2301.

Dopo il calo delle ultime due sessioni, dovuto al progresso del petrolio, prima, e ai deludenti dati trimestrali di Intel e Yahoo!, poi, sui mercati americani si sono riaffacciati i Buy.

A diffondere il buonumore gia’ prima dell’apertura delle borse era stata la trimestrale positiva di AMD che, negli ultimi trimestri, ha assistito ad un notevole incremento della propria quota di mercato proprio ai danni di Intel. Il titolo ha chiuso la seduta con un rialzo superiore all’11%.
Bene anche il colosso farmaceutico Pfizer, oggi il miglior titolo del Dow Jones, che ha riportato utili per azione di $0.50, 9 centesimi superiori alle stime degli analisti, ed ha anche annunciato un incremento del dividendo trimestrale.

Un valido supporto e’ stato offerto anche dal rimbalzo delle borse europee ed asiatiche. Il Nikkei ha chiuso la seduta di giovedi’ in rialzo del 2.31%, maggiore incremento giornaliero degli ultimi tre mesi. Ricordiamo che nella giornata di mercoledi’, gli scambi sui mercati giapponesi erano stati chiusi in anticipo per eccesso di ribasso, a causa di uno scadnalo finanziario che ha interessato il colosso Internet Livedoor.

Dopo i primi deludenti aggiornamenti di Alcoa, Intel, Yahoo! e numerosi profit warning, le ultime trimestrali hanno ridato fiducia agli operatori su un possibile irrobustimento degli utili aziendali. Non sono mancate, pero’, anche nell’after hour di mercoledi’, alcune grosse delusioni. Il colosso informatico Apple ha offerto un outlook povero sul prossimo trimestre, cosi’ come il gigante delle aste online eBay.

Il trading giornaliero ha retto bene alle ultime minacce di Osama Bin Laden su possibili nuovi attacchi terroristici all’interno degli Stati Uniti. Il fatto ha originato un vero e proprio rally dei titoli del comparto sorveglianza e sicurezza schizzati ai massimi intraday subito dopo la diffusione della notizia.

Passando agli aggiornamento economici, contrastati i dati comunicati in giornata: bene il mercato del lavoro, in raffreddamento quello delle case. Nella settimana conclusasi il 14 gennaio, le nuove richieste per sussidi di disoccupazione sono scese di 36 mila unita’ al minimo livello di oltre cinque anni (271 mila); le attese erano per un incremento a quota 315 mila.

Nel mese di dicembre, invece, sono risultati in calo dell’8.9% i nuovi cantieri edili, in misura maggiore rispetto al valore stimato dagli economisti; in calo (-4.4%) anche le licenze di costruzione, importante indicatore dell’attivita’ futura.

In netto calo anche il dato sul Philadelphia Fed, l’indice che misura l’andamento dell’attivita’ manifatturiera nell’area di Philadeplhia, sceso a 3.3 punti dai precedenti 12.6, ad un livello inferiore rispetto a quello previsto dal mercato, pari a 13 punti. Sono state ben accolte pero’, dagli operatori, alcune componenti del dato che hanno indicato un aumento degli ordinativi ed un calo delle pressioni inflazionistiche.

Per quanto riguarda il comparto energetico, il petrolio e’ avanzato dell’1.5% nonostante l’aumento delle scorte settimanali. I contratti futures con scadenza febbraio hanno archiviato la seduta a quota $66.70 al barile.

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Sugli altri mercati, in netto recupero l’oro. Il contratto futures con scadenza febbraio e’ avanzato di $14.50 a quota $559.00 all’oncia. In leggera flessione l’euro. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ a New York, il cambio nei confronti del dollaro e’ a quota 1.2092. In ribasso, infine, i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito a 4.379% dal 4.34% di mercoledi’.