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WALL STREET: DOPO IL RALLY SI RIAFFACCIANO I SELL

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In seguito al rally delle ultime giornate, sui mercati americani sono tornate a prevalere le vendite, in parte originate dalle prese di beneficio, in parte dalle preoccupazioni di un rallentamento del settore immobiliare associato a quello della spesa dei consumatori. Il Dow Jones ha perso lo 0.44% a 10539, l’S&P500 lo 0.35% a 1218, il Nasdaq ha segnato un ribasso dello 0.28% a 2172.

Ad innervosire gli operatori e’ stato il profit warning lanciato dal colosso delle costruzioni di lusso Toll Brothers. La societa’ ha annunciato ricavi record per il terzo trimestre (conclusosi a settembre) ma ha offerto un outlook deludente per l’intero anno fiscale 2006, dovuto alle previsioni di un rallentamento della domanda in diversi mercati. Ha aggiunto quindi che i risultati aziendali dei prossimi trimestri potrebbero collocarsi ad un livello inferiore rispetto a quello atteso dagli analisti. Pessima la performance giornaliera del titolo che ha ceduto circa il 14%.

La notizia ha pesato particolarmente sui mercati, in quanto il settore immobiliare, da molti considerato il motore dell’economia statunitense, ha assunto una rilevante importanza all’interno del sistema economico.

Il Philadelphia Housing Sector Index si e’ deprezzato di circa il 5%. Sette dei dieci titoli in maggiore calo al New York Stock Exchange sono stati quelli del comparto immobilare. KB Home e Pulte Homes hanno perso rispettivamente il 6% e 9%. Home Depot ha ceduto oltre il 2%, risultando il peggior componente del Dow Jones dopo General Motors.

A pesare sui mercati sono state anche le prese di beneficio. Dati i recenti rialzi, i mercati hanno assunto, nel breve termine, un livello di ipercomprato. L’allarme sul settore immobiliare lanciato in mattinata ha offerto al pubblico investitore un valido catalizzatore per l’incasso dei profitti.

Non ha offerto supporto ai mercati neanche il greggio, oggi in progresso in seguito alle previsioni sulle scorte settimanali (in calendario mercoledi’ alle 16:30 ora italiana) relative ad un calo delle riserve di benzina. Il contratto futures con scadenza dicembre e’ avanzato di 24 centesimi a quota $59.71 al barile.

Sul valutario, l’euro ha esteso la flessione rispetto al dollaro, avvicinandosi ai minimi di due anni. Nel tardo pomeriggio il cambio tra le due valute e’ 1.1780. A pesare sulla moneta europea sono le prospettive di ulteriori rialzi dei tassi d’interesse americani, dell’impossibilita’ (a giudizio degli analisti) per la BCE di alzare quelli europei e gli episodi di disordine pubblico che si stanno sviluppando in Francia.

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Sugli altri mercati, l’oro, ha proseguito sulla via dei rilazi imboccata gia’ ieri dopo il pesante calo della scorsa settimana. Il futures con scadenza dicembre ha chiuso in rialzo di $1.90 a quota $462.30 all’oncia. In progresso anche i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.56%, dal 4.63% di lunedi’.