(Teleborsa) – Rintocchi gravi per la campanella di Wall Street, che avvia le contrattazioni in deciso ribasso, risentendo dei timori di una nuova frenata dell’economia mondiale. Oggi sono arrivate pessime notizie dall’Europa, che hanno alimentato le preoccupazioni degli investitori americani. Il PMI composito dell’Eurozona è scivolato a settembre a quota 53,8 punti dai 56,2 punti di agosto, mettendo a segno il declino più ampio da novembre del 2008. A peggiorare il sentiment sono stati poi l’inattesa colata a picco del PIL irlandese e il rumor secondo cui alcuni detentori di obbligazioni della Anglo Irish Bank potrebbero non ricevere indietro tutto il denaro investito. Queste ultime notizie hanno inevitabilmente fatto lievitare lo spread dei titoli di stato irlandesi nei confronti del bund tedesco e i credit default swap sui titoli quinquennali. Non ha poi aiutato l’inatteso aumento delle richieste di sussidi alla disoccupazione settimanale negli USA, che gli analisti stimavano stabili. Un certo malumore è stato inoltre infuso dalla bancarotta dell’ex colosso del videonoleggio Blackbuster, che deve fronteggiare un debito do circa 900 mln di dollari. In attesa di altri due importanti dati in arrivo tra meno di mezz’ora, la vendita di case esistenti e il leading indicator, il Dow Jone segna sulle primissime battute un calo dello 0,79% a 10.655 punti, l’S&P500 dello 0,69% a 1.126 punti, il Nasdaq dello 0,78% a quota 2.316.