Prosegue in rosso la seduta per i listini azionari americani. Dopo i guadagni delle ultime sedute sembra che il rally di settembre abbia in realta’ vita breve. Si riscontra un certo tono dimesso nelle sale operative, dovuto alla delusione per gli utili di FedEx inferiori alle stime e ai dati macro poco convincenti. Il corriere, fatto ancora piu’ degno di nota, ha anche emesso un outlook poco convincente.
Al momento il Dow Jones perde lo 0.14% a quota 10558.17, il Nasdaq lo 0.17% in area 2297.38. Fa peggio l’S&P 500, in calo dello 0.32% a 1121.52 punti.
Non convincono i dati macro: il mercato del lavoro si conferma ancora fiacco, anche se il numero di richieste di sussidio di disoccupazione settimanali e’ risultato leggermente piu’ basso di quanto temuto e ai minimi di due mesi.
I prezzi alla produzione sono aumentati dello 0.4% su base mensile in agosto, segnalando un lieve incremento dell’inflazione.
Piu’ basso del previsto, anche se ha evidenziato un miglioramento, il Philly Fed . L’attivita’ manifatturiera dell’area e’ ancora in contrazione.
L’S&P 500 e’ in fase di consolidamento in area 1130. Una rottura al rialzo di tale livello indicherebbe la possibilita’ che l’indice si spinga verso quota 1150-60. Oltre questo livello, il target e’ dell’analista tecnico Bashar Azzouz di 2 Rivers Consulting LLC e’ di 1175- 1200. Il supporto e’ a quota 1115, prima, e 1108-1110 successivamente. Il punto piu’ basso e’ a 1080 punti, livello che e’ meglio non venga rotto se non si vuole assistere ad una fase ribassista.
Nel complesso, se si guarda all’andamento degli altri mercati, l’appetito per il rischio sta pero’ salendo, sempre secondo l’analista, con l’euro che si porta su nuovi massimi e i bond che ritracciano ancora dopo il calo del 61.8% subito durante il rally di luglio-agosto. Il tema della deflazione potrebbe cambiare le carte in tavola.
Intanto si riaccende la polemica tra Usa e Cina riguardante i tassi di cambio e l’impatto che lo yuan debole ha sulle attivita’ commerciali delle prime due potenze al mondo dal punto di vista economico. Timothy Geithner ha detto che gli Stati Uniti non sono soddisfatti dell’andamento dei prezzi dello yuan e che dunque stanno studiando misure per spingere la Cina ad agire per ottenere un apprezzamento della valuta nazionale. Pechino ha risposto dicendo che le pressioni non solo sono inutili, bensi’ rischiano di essere anche controproducenti.
In ambito di risultati societari, FedEx ha registrato un utile piu’ che raddoppiato nel primo trimestre fiscale, ma in realta’ i numeri non sono riusciti a rispettare le previsioni di Wall Street. Alla chiusura delle contrattazioni, riporteranno i conti due grossi gruppi tecnologici: Research in Motion e Oracle.
L’azione della casa automobilistica di Detroit Ford Motor accelera grazie alla promozione a Overweight incassata dagli analisti di Barclays Capital.
Nel comparto energetico i futures sul petrolio con consegna ottobre cedono l’1.08% a $75.2 il barile. Il derivato con scadenza dicembre dell’oro segna +0.56% a $1275.80 l’oncia, salendo su nuove vette al rialzo. Sul fronte valutario l’euro, dopo essersi issato sopra $1.31, al momento e’ in progresso dello 0.59% a quota $1.3087. Quanto ai Treasury, i prezzi sono in calo: il rendimento del decennale si attesta al 2.735% in rialzo di 1.2 punti base.