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WALL STREET DEBOLE IN AVVIO, ECONOMIA IN PRIMO PIANO

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Prosegue la debolezza di ieri sui mercati americani, con gli operatori intimoriti dalle conseguenze che il rallentamento economico potra’ avere sui risultati delle aziende.. Il Dow Jones perde lo 0.10% a 11523, l’S&P500 lo 0.25% a 1316, il Nasdaq e’ in ribasso dello 0.39% a 2229.

Le tensioni restano sull’azionario, legate ai timori che il comparto manifatturiero possa associarsi presto al rallentamento gia’ in atto nel settore immobiare. Nella giornata di ieri il Philadelphia Fed ha registrato la prima lettura negativa dall’aprile 2003, alzando preoccupazioni sul futuro dell’attivita’ economica americana.

Gli investitori ora sono maggiormente concentrati sul raffreddamento della crescita dell’economia anziche’ sull’accelerazione delle pressioni inflazionistiche.

Il problema continua a persistere nel comparto delle case. KB Home, il quinto gruppo immobiliare del Paese, ha ceduto il 4.1% nelle contrattazioni europee dovo aver comunicato un’intensificazione del rallentamento negli ultimi mesi e le scarse aspettative di ripresa nel prossimo futuro.

Tra le altre notizie societarie, si legge il calo di General Motors. Due mesi di trattavate tra Nissan e Renult hanno prodotto ben pochi risultati per una possibile alleanza con il colosso di Detroit.

Bene, invece, il colosso degli articoli sportivi Nike, balzato del 4.5% dopo aver riportato, nell’after hour di giovedi’ risultati trimestrali superiori alle attese.

Nel comparto energetico, il petrolio sta continuando a recuperare parte del terreno ceduto nell’ultimo periodo. Nelle contrattazioni elettroniche i futures con scadenza novembre segnano un progresso di 36 centesimi a $61.95.

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Sugli altri mercati, sul valutario, l’euro e’ in progresso sul dollaro a $1.2814. L’oro avanza di $8.40 a $596.70 l’oncia. In rialzo i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.63%.