Dopo un’apertura negativa, i mercati azionari statunitensi recuperano terreno e al giro di boa si muovono in leggero ribasso.
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“Le prese di profitto a cui stiamo assistendo non devono stupire piu’ di tanto – osserva Francesco Leone, responsabile dell’ufficio studi di Wall Street Italia -. Molti investitori hanno gia’ messo a segno la performance che speravano di ottenere in un arco di dodici mesi, e a fronte di alcuni dati non proprio incoraggianti preferiscono contabilizzare una parte dei guadagni.
Tuttavia al momento non ci sono elementi che lascino intravedere una vera e propria inversione di tendenza rispetto all’andamento positivo mostrato dal mercato nelle ultime settimane. I grandi fondi istituzionali rimangono ancora sottopesati sull’equity e la diminuzione del premio sul rischio dovrebbe favorire l’azionario a scapito del reddito fisso, dove a questi livelli i rendimenti sulle scadenze lunghe appaiono francamente esagerati. Permane, ovviamente, una situazione di grande incertezza, che porta gli investitori a rimanere estremamente prudenti”.
Nel pre-borsa ha contribuito alle vendite la decisione della Banca centrale europea e della Banca d’Ignilterra di lasciare invariato il costo del denaro.
Non ha aiutato i mercati il dato sui sussidi di disoccupazione settimanali. Infatti, nonostante le nuove richieste siano state inferiori alle attese, la media mobile a quattro settimane e’ ai massimi da un anno a questa parte e il numero delle persone che continuano a beneficiare dei sussidi e’ in aumento.
Sempre a livello macroeconomico, attese alle 20:30 italiane (le 14:30 ora di New York) le minute della Fed relative alla decisione sui tassi. Considerata la grande incertezza sul fronte della politica monetaria, il documento sara’ analizzato molto attentamente dagli investitori.
Al mercato valutario prosegue la debolezza del dollaro, con l’euro che ha toccato quota 1,1487, i massimi dal 27 gennaio 1999.
Tra gli altri temi della seduta, da segnalare le vendite deludenti del settore retail (RLX).
Sul fronte degli utili si attende la trimestrale del produttore di chip Nvidia (NVDA – Nasdaq), che sara’ diffusa dopo la chiusura delle contrattazioni.
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