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WALL STREET: DAI FUTURE, IL MENO ALL’ORIZZONTE

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A un’ora e mezza dall’apertura delle contrattazioni a New York i future restano negativi, con una situazione più pesante per quello sul Dow Jones. Ieri l’indice aveva chiuso in ribasso, in posizione opposta a quella del Nasdaq che invece aveva terminato in positivo.

Oggi l’impatto maggiore viene dai risultati trimestrali di Cisco Systems (CSCO – Nasdaq), che ha subito la prima perdita da quando è quotata, pari a $2,69 miliardi, equivalenti a $0,37 per azione, a causa di costi eccezionali.

Il risultato, diffuso ieri a mercati americani chiusi, non solo sta avendo effetti pesanti sui tecnologici in Europa, ma sta condizionando l’andamento dello stesso future sul Nasdaq, che scende contribuendo alle aspettative negative per l’avvio della seduta a New York.

Nel preborsa USA, Cisco sta perdento più di 5% (Vedi Wall Street: i titoli attivi nel preborsa)

Oggi il mercato non ha in scaletta altri dati e si dedica dunque al conto alla rovescia che lo separa dalla prossima riunione del FOMC, braccio operativo della Federal Reserve. La speranza è in un ulteriore taglio dei tassi di interesse americani.

Un occhio comunque viene riservato all’appuntamento di domani con la Banca Centrale europea: il mercato attende un taglio dei tassi della zona euro, ma finora i banchieri di Eurolandia hanno tenuto duro e non hanno ridotto il costo del denaro, dimostrando fra l’altro una forte capacità di non farsi condizionare dalle autorità monetarie americane.

Per venerdì sono attesi i dati sui costi alla produzione e le vendite al dettaglio USA di aprile.

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