Società

WALL STREET: DAI FUTURE APERTURA IN RIALZO

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

A mezz’ora dall’apertura delle contrattazioni a New York, i future sugli indici consolidano le posizioni in territorio positivo.

Guida il rialzo il contratto sul Nasdaq, che non si schioda dal ‘limit up’, una soglia per la quale vengono limitati gli scambi sul future per prevenire l’eccesso di rialzo.

Verificare aggiornamento indici in tempo reale nella sezione FUTURES

che trovate sul menu in cima alla pagina.

Gli ordini di acquisto si concentrano principalmente sul comparto high tech, guidato per ora dai colossi Cisco Systems (CSCO – Nasdaq), Intel (INTC – Nasdaq) e International Business Machines (IBM – Nyse).

Il mercato sembra inoltre beneficiare dei commenti positivi provenienti dagli analisti di Morgan Stanley Dean Witter sul settore delle infrastrutture per l’industria dei semiconduttori.

La banca d’investimento ha infatti aumentato il suo rating su Applied Materials (AMAT – Nasdaq) e KLA-Tencor (KLAC – Nasdaq), due societa’ leader nel settore, da “Outperform” a “Strong Buy”. “Il treno ha ormai lasciato la stazione”, e’ il commento che accompagna l’upgrade di Morgan Stanley.

“Tra i motivi trainati di oggi sui mercati, oltre il rapporto di Morgan Stanley – dice Art Hogan, chief market analyst presso Jefferies & Co. – anche l’entusiasmo presente sui mercati europei dopo che sia la Bank of England che la Banca Centrale Europea hanno ridotto il costo del denaro”.

La sorpresa della giornata arriva proprio dal Vecchio Continente, dove la Banca Centrale Europea ha deciso – con sorpresa di economisti e analisti – di tagliare i tassi d’interesse di 25 punti base. Fino a questa mattina tutti si attendevano che l’organo responsabile della politica monetaria della ‘zona euro’ continuasse nella sua strategia di immobilismo.

I mercati beneficiano anche dell’ottimismo seguito al dato settimanale relativo alle richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti, scesi di 41.000 unita’, ben al di sopra di quanto si attendevano gli economisti (-5.000 unita’).

E’ la prima volta da sei settimane a questa parte che l’indicatore e’ in flessione dopo che proprio all’inizio del mese un suo balzo repentino verso l’alto aveva fatto ricomparire lo spettro della recessione.