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WALL STREET: CRESCE IL PESSIMISMO, DOW -0,39%

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Wall Street presenta un andamento negativo spinta al ribasso dal settore delle telecomunicazioni e dalle previsioni negative di Federated Department Stores Inc (FD – Nasdaq).

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La societa’ madre dei grandi magazzini Macy’s e Bloomingdale’s, ha ridotto le previsioni sugli utili del secondo trimestre.

A causa della debolezza delle vendite e della riduzione di valore delle scorte, gli utili del secondo periodo dovrebbero aggirarsi attorno 40-50 centesimi ad azione, contro le previsioni precedenti di 70-75 centesimi ad azione e le aspettative di 65 centesimi degli analisti.

Sul settore delle tlc grava il ‘profit warning’ lanciato da Marconi (MONI – Nasdaq) lanciato mercoledi’ dopo la chiusura dei mercati a Londra.

L’allarme utili lanciato da Marconi avra’ oggi un’incidenza particolare in quanto rivelerebbe le difficolta’ da parte del mercato europeo di trainare l’economia americana.

Maretta anche su British Telecom (BTY – Nyse) e AT&T (T – Nyse).

Entrambe le societa’ stanno cercando di sciogliere la joint venture battezzata ‘Concert’ a causa della mancanza di accordi “prematrimoniali” sulla suddivisione reciproca di asset e utenti.

Buone notizie invece da WorldCom (WCOM – Nasdaq) che ha ribadito le previsioni sui risultati del secondo trimestre, dichiarando che il fatturato crescera’ dell’11%-13% a $5,3-$5,4 miliardi rispetto all’anno precedente.

“Il settore delle tlc continua a pesare sul mercato” afferma Ken Tyszko di Oberweis Asset Management.

“La gente non si aspettava che le cose andassero cosi’ male in Europa” sottolinea Stephen Gauthier di Pictet & Co. E’ come se ognuno avesse improvvisamente scoperto che le cose non sono buone nel Vecchio Continente con effetti negativi sulle societa’ americane”.

Sul fronte congiunturale, i sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 30 giugno sono saliti di 7.000 unita’ a quota a 399.000.

Il dato, seppur in aumento, e’ conforme alle aspettative di mercato anche se segna un livello di disoccupazione che non si registrava dal 7 novembre 1992.

Al 23 giugno i senza lavoro sono arrivati a 3.027 milioni da 2.975 milioni della settimana precedente.