Avvio contrastato e poco distante dalla parita’ per gli indici azionari americani. Il Dow Jones guadagna lo 0.10% a 13359, l’S&P500 lo 0.09% a 1504, il Nasdaq e’ in calo dello 0.02% a 2545. Bene i dati macroeconomici, deludenti le notizie giunte dal comparto societario.
Ad annullare il sentiment negativo delle ultime ore e spingere l’indice industriale al rialzo e’ stata la comunicazione dei dati macro che hanno evidenziato una dimanica dell’inflazione sotto controllo e un rimbalzo dell’attivita’ manifatturiera.
Nel mese di aprile i prezzi al consumo sono cresciuti dello 0.4%, leggermente al di sotto delle attese pari a +0.5%. La versione “core” del dato e’ avanzata dello 0.2%, rispettando le attese degli economisti e portando il tasso annuale al 2.3%, vicino al limite del 2% indicato dalla Banca Centrale Americana come ”tetto” massimo, livello oltre il quale un taglio dei tassi continua a rimanere fuori portata. A maggio, inoltre, il NY Empire State Index e’ salito ad 8 punti dopo essere crollato ai minimi del 2005 nei due mesi precedenti.
Notizie negative sono pero’ emerse dal comparto societario. Home Depot ([[HD]]), la maggiore azienda di prodotti per la casa e componente del Dow Jones, ha diffuso in mattinata una trimestrale inferiore alle attese con profitti in calo del 30%. Il titolo e’ arretrato di oltre il 3% nelle contrattazioni del preborsa ed in avvio segna un calo del 2.50%. Wal-Mart ([[WMT]]), il gruppo leader nel comparto retail, ha registrato risultati in linea con le stime.
I due rapporti evidenziano la fase di stallo dell’espansione economica e soprattutto il rallentamento della spesa dei consumatori, probabilmente affetti dal crescente aumento dei prezzi della benzina che proprio questa mattina e’ schizzata ad un record storico di $3.10 al gallone (+5 centesimi rispetto alla scorsa settimana).
A pesare sull’andamento del Nasdaq e’ in parte il forte calo del colosso biotech Amgen ([[AMGN]]) che potrebbe subire un forte impatto sui proventi delle vendite di alcuni farmaci contro l’anemia a causa delle nuove direttive segnalate nel nuovo piano di assistenza Medicare.
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Sugli altri mercati, nel comparto energetico, i futures con consegna giugno sul petrolio cedono 3 centesimi a $62.43 al barile. Sul valutario, euro stabile nei confronti del dollaro a quota 1.3545. In progresso di appena 30 centesimi l’oro a quota $670.40 all’oncia. In recupero i titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.68%.
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