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WALL STREET CONTRASTATA, OPERATORI PRUDENTI

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I listini azionari americani chiudono contrastati una seduta caratterizzata dall’incertezza dopo che i dati giunti sul fronte immobiliare hanno placato l’ottimismo scaturito negli ultimi giorni riguardante le prospettive di un miglioramento delle condizioni economiche. Il Dow Jones ha chiuso in ribasso dello 0.34% a 8474 punti, l’S&P 500 dello 0.17% a quota 908. In progresso invece il Nasdaq (+0.13% a 1734 punti).

A sostenere in territorio positivo il paniere composito ci pensano i titoli di alcune grandi societa’ tecnologiche, favorite da una serie di notizie incoraggianti. Tra queste Hewlett Packard, spinta dalle previsioni ottimiste in vista della presentazione dei conti trimestrali, che avverra’ a mercati chiusi. Intanto l’AD del colosso informatico IBM ha detto di aspettarsi un miglioramento dei margini nei prossimi mesi. Il mercato ha inoltre accolto con favore il giudizio di Barclays sui titoli Apple, confermati in cima alla lista delle azioni preferite dagli analisti della banca, che citano il potenziale rappresentato dalla gamma di nuovi prodotti e dalle buone previsioni per quanto riguarda la capacita’ di generazione di flussi di cassa.

“E’ molto probabile che i risultati (di Hewlett Packard) saranno molto positivi”, sostiene Marc Pado, market strategist Usa di Cantor Fitzgerald & Co. “E’ una buona societa’”, ha proseguito. “Potrebbero anche fare commenti sorprendenti, senza limitarsi solo a dei ‘forse’ e dei ‘se'”.

Guardando sempre alle performance settoriali, gli energetici traggono giovamento dalla corsa dei prezzi del petrolio, che si sono avvicinati a quota $60. I contratti sull’oro nero Usa hanno guadagnato 62 centesimi (+1.1%), attestandosi a quota $59.65 il barile, dopo aver raggiunto punte di $60.48, sui massimi da meta’ novembre.

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Chiudono in rosso i bancari, con il benchmark settoriale KBW che perde il 3% circa, vanificando i rialzi di meta’ seduta. In controtendenza invece Morgan Stanley, supportata dai commenti favorevoli espressi da Credit Suisse. Oggi l’Associated Press ha riportato che Morgan e Goldman Sachs hanno presentato la richiesta formale per il ripagamento di $20 miliardi ottenuti nei mesi scorsi sotto forma di aiuti governativi. Stando a quanto riferito da un funzionario del governo, l’approvazione delle richieste avanzate da diverse delle 19 banche del Paese che erano state sottoposte agli stress test potrebbe arrivare nei primi giorni di giugno.

I dati macro pubblicati prima del suono della campanella hanno evidenziato un calo sui minimi assoluti dei nuovi cantieri edili e delle licenze di costruzione, con buona pace di quanti ritenevano che per il settore fosse stato gia’ toccato il fondo. Tuttavia gli operatori, che si aspettavano un miglioramento dei nuovi cantieri edili, in particolare dopo le trimestrali superiori alle attese dei due principali colossi Usa degli articoli per la casa, Lowe’s e Home Depot, non si sono fatti prendere dal panico. Sebbene oscurate dal pesante calo degli appartamenti multifamiliari, le licenze per le unita’ familiari sono infatti cresciute del 2.8%.

Sul valutario l’euro guadagna terreno nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.3634. In rialzo l’oro: i contratti sul metallo prezioso hanno chiuso in rialzo di $5.00 (+0.5%) a quota $926.70 l’oncia. In ribasso, infine, i Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark a 10 anni che e’ salito al 3.2430% dal 3.2110% di lunedi’.