Società

WALL STREET CONTRASTATA GRAZIE AL RECUPERO FINALE

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Dopo aver trattato per gran parte della seduta in rosso i listini sono riusciti a recuperare terreno nell’ultima ora di scambi, chiudendo la seduta contrastati. Anche oggi a terminare in progresso e’ stato il Nasdaq, avanzato dello 0.24% a 2799; il Dow Jones ha ceduto lo 0.03% a 13889, l’S&P500 lo 0.10% a 1539.

A determinare il tono negativo iniziale erano state le ultime trimestrali societarie, su tutte quelle del colosso finanziario Bank of America (BAC) che ha riportato un calo del 32% dei profitti nel terzo trimestre. Gli utili per azione si sono attestati a 82 centesimi mentre le attese degli analisti erano per un EPS di $1.06. Il fatto ha cosi’ risvegliato i timori circa l’impatto che la recente crisi del credito potra’ avere sull’economia in generale. Il titolo e’ arretrato del 3.36%.

Pressioni di vendita si sono notate anche sul colosso delle aste online eBay (EBAY) che nell’ultimo trimestre ha riportato una perdita, legata agli investimenti effettuati nella divisione telecom Skype. L’azione ha chiuso in ribasso di oltre 6 punti percentuali.

Il gigante farmaceutico Pfizer (PFE) ha riportato un calo dei profitti del 77%; gli utili proforma hanno comunque battuto le attese del mercato in maniera sufficiente da far avanzare il titolo dello 0.70%. Bene la finlandese Nokia: l’azienda attiva nel settore della telefonia mobile ha diffuso una trimestrale che ha facilmente superato il consensus grazie alle vendite dei nuovi modelli cellulari.

Grande attenzione c’e’ ora sul colosso Internet Google (GOOG) che diffondera’ i numeri fiscali subito dopo la chiusura delle borse. Il titolo e’ risucito a chiudere in progresso grazie al recupero effettuato in seguito alla pubblicazione dei dati di navigazione sul Web che hanno confermato un’accelerazione del traffico sul popolare motore di ricerca.

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Gli operatori hanno continuato a monitorare con particolare attenzione anche l’andamento del petrolio. I futures con consegna novembre hanno aggiornato il precedente record avanzando di $2.07 a $89.47 al barile. Il massimo intraday e’ stato di $89.78 al barile.

Sul fronte economico, alcune preoccupazioni sono state create dal dato sul mercato del lavoro che ha evidenziato un balzo delle nuove richieste per sussidi di disoccupazione
ai massimi di sette settimane a quota 337 mila, oltre le attese. Leggermente inferiore alle stime il Philadelphia Fed, mentre il Superindice economico, avanzato dello 0.3%, ha rispettato il consensus degli analisti.

Sugli altri mercati, sul valutario, euro e’ balzato ad un nuovo record (1.4309) nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ a New York il cambio tra le due valute e di 1.4291. In buon progresso l’oro: i futures con consegna dicembre sono avanzati di $6.40 a $768.70 all’oncia. Ancora in rialzo infine i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.5030% dal 4.5460% di mercoledi’.