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WALL STREET: CONTENUTE VENDITE IN AVVIO DI SEDUTA

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Apertura in lieve calo a Wall Street. Al rally di ieri (secondo alcuni operatori “patriottico”, ai soli fini di chiudere in forte rialzo per il sesto anniversario dell’11 settembre) seguono contenute vendite innescate da alcune notizie poco incoraggianti giunte dal comparto hi-tech. Il Dow Jones arretra dello 0.13% a 13291, l’S&P500 dello 0.20% a 1468, il Nasdaq perde lo 0.14% a 2594.

Ad impensierire gli operatori questa volta e’ il comparto tecnologico, che aveva ripreso la leadership negli ultimi rialzi. L’aggiornamento infra-trimestrale diffuso nell’after hour di ieri da Texas Instruments (TXN) ha smorzato l’entusiasmo creato nelle ultime settimane dalle diverse societa’ di semiconduttori che avevano rivisto al rialzo le stime sui risultati fiscali. Gli investitori speravano in stime migliori di quelle offerte, soprattutto dopo il miglioramento dell’outlook di Intel (INTC) pochi giorni fa.

Il colosso texano dei chip per la telefonia mobile ha annunciato che ricavi e profitti nel prossimo trimestre si attesteranno all’interno del range stabilito dagli analisti. Negativa la reazione del mercato: il titolo lascia sul terreno il 2.30% in avvio.

A pesare sull’andamento iniziale e’ anche un articolo apparso sul Financial Times relativo ad alcune dichiarazioni del Segretario del Tesoro Usa, Henry Paulson, sull’attuale crisi del mercato del credito, che sta durando piu’ di quanto avvenuto negli shock finanziari degli ultimi venti anni. Cio’ ha creato nervosismo in borsa: la fiducia sulle condizioni economiche generali sembra essere in deterioramento.

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Sugli altri mercati, nel comparto energetico il greggio e’ in leggero rialzo dopo aver segnato un nuovo record di chiusura nella giornata di ieri. I futures con consegna ottobre sono ora in progresso di 8 centesimi a quota $78.31 al barile. Alle 16:30 ora italiana saranno comunicati i dati sulle scorte settimanali. Intanto ieri l’OPEC ha deciso di incrementare la produzioni giornaliera di 500 mila barili al giorno; l’EIA ha tagliato le stime sulla domanda globale.

Sul valutario, l’euro continua ad apprezzarsi rispetto al dollaro ad un nuovo record di 1.3880. In lieve flessione l’oro: i futures con consegna dicembre vengono scambiati a $719.20 all’oncia, in ribasso di $1.90. Giu’ infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.3680%.