Società

WALL STREET: CONTENUTA LA PERDITA DEI LISTINI

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*Marco Bonelli, Managing Director di Raymond James, e’ molto conosciuto tra gli investitori istituzionali e i trader italiani. I suoi commenti quotidiani di meta’ seduta sull’andamento della Borsa Usa (comprese le indicazioni di trading operativo e le posizioni rialziste) non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

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La sessione di oggi si e’ aperta mista. Il dato macro sull’indice PM di Chicago (“Purchasing Manager’s Index”) e’ stato pubblicato al di sotto delle attese.

Al momento, l’indice Dow Jones e’ in ribasso di 17 punti a 10395, Nasdaq sta guadagnando 2 punti a 2130 e l’S&P500 e’ invariato a 1209.
Positive le performances dei settori energia e immobiliare..
L’indice VIX si trova al livello di 14.02. L’indice ”advance/decline” sta facendo registrare una lettura di -800. I volumi sul NYSE sono di 658 milioni di titoli scambiati.

L’indice Dow Jones ha chiuso a quota 10413, dopo aver fatto registrare un minimo a 10350. E’ dunque per la seconda volta consecutiva che il mercato rimbalza a circa 50 punti dal limite superiore dell’area di supporto compresa tra 10300 e 10200.
Rimaniamo dunque in attesa di vedere se nonostante i nuovi massimi del prezzo del greggio il mercato sara’ in grado di tenere al di sopra di 10300.

TRADING OPERATIVO:

Questa mattina la nostra posizione su AU si trova in lettera dello 0.2%.

Vedi decine di small e medium cap in forte crescita segnalate da
WSI nella rubrica Titoli Caldi, una delle 10 sezioni in tempo reale
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DA QUI ALLA CHIUSURA:

Domani mattina, saranno pubblicati i dati macro sulle vendite di autoveicoli, sulle richieste di nuovi sussidi di disoccupazione, sul reddito/spese personali, sulle spese per le costruzioni e sull’indice ISM manufatturiero.

POSIZIONI RIALZISTE:

AU (APERTA IL 7/4 A $35.12; ATTUALE $35.10; PERF –0.06%)

BORSA: WALL STREET DEPRESSA DA CARO-GREGGIO E DATI/ANSA

Wall Street procede debole, afflitta dai timori relativi all’impatto del caro-greggio sull’economia Usa che deprime soprattutto le blue-chip. I dati congiunturali diffusi oggi hanno confermato questi timori, in particolare il crollo segnato dall’indice pmi di Chicago. L’indice, che monitora l’andamento del comparto manifatturiero negli Usa, ha infatti denunciato una fase di contrazione, scivolando a 49,2, ovvero sotto quella soglia di 50 che fa da spartiacque tra trend positivo e negativo.

Il settore manifatturiero ha sofferto di una frenata della domanda in scia al caro-prezzi determinato dal rally del petrolio. Ma il mercato è anche preoccupato dall’impatto di stretta attualità dell’uragano Katrina che zavorra soprattutto gli assicurativi, per i quali si prevedono onerosi risarcimenti, e le catene di vendita, in scia al caro-prezzi che rende più cauti i consumatori e alle chiusure delle strutture di vendita operate nell’area colpita dalla furia meteorologica. In questo contesto, gli indici sono stati poco scalfiti dal calo delle quotazioni seguito all’impegno del governo Usa di mettere a disposizione parte delle sue riserve strategiche di greggio.

Hanno invece ricevuto supporto, tanto da far azzerare le perdite successive al dato Pmi di Chicago e riportare S&P 500 e Nasdaq su lievi rialzi frazionali peraltro successivamente sfumati, dai guadagni segnati dai grandi gruppi energetici. Per petroliferi e compagni il caro-greggio significa infatti sicuri profitti: Sunoco, la maggior raffineria del NordEst Usa (fuori dunque dall’area colpita da Katrina), balza di 3,25 dollari, a 72 dollari; Valero Energy, la terza maggiore raffineria Usa, s’impenna di 5,71 dollari, a 102,50 dollari: le big petrolifere Exxon Mobil e Conocophillips salgono, rispettivamente, di 54 cents, a 59,15 dollari e del 2,8%, a 66,20 dollari.

Il momento è nero, dicevamo, per il retail e gli assicurativi: tra le big delle grande distribuzione, Wal-Mart cede 38 cents, a 44,81 dollari e Target perde l’1,7%, a 53,22 dollari. Tra gli assicurativi si segnalano i cali di Aig, che cede l’1,3%, a 58,35 dollari, e AllState, che scivola del 2%, a 55,53 dollari. Secondo gli esperti, le compagnie di assicurazione dovranno rimborsare danni per 25 miliardi di dollari.

Sul Nasdaq si segnala infine il balzo di MedImmune che guadagna il 7,3%, a 29,08 dollari, dopo che il gruppo farmaceutico ha dichiarato che si assumerà interamente la distribuzione di un farmaco in precedenza co-promosso con Abbott e che tale operazione darà smalto agli utili a partire dal 2007.

Questa la situazione degli indici al giro di boa di seduta: il Dow Jones cede lo 0,23% (10.388,62 punti), lo S&P 500 segna -0,06% (1.207,70) e il Nasdaq si attesta su -0,03% (2.129,14).