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Wall Street ci prova: estendere la serie positiva dipendera’ dal dollaro

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Partenza in modesto rialzo per l’azionario americano, che tentera’ di estendere a tre la serie di sedute positive consecutive. Se cosi’ fosse, il mercato riuscirebbe a chiudere in progresso la settimana per la terza volta di fila e per la settima volta su otto.

Il Dow e’ sostanzialmente piatto in area 11145.73, il Nasdaq avanza dello 0.37% a quota 2468.79, mentre l’S&P 500 guadagna lo 0.21% a 1182.71 punti. I listini si trovano in prossimita’ della media mobile a 50 giorni.

Intanto il dollaro sta facendo fatica a confermare i rialzi della prima mattinata sull’euro, andamento che ha di conseguenza favorito l’azionario. Da due mesi il biglietto verde si sta muovendo con un rapporto inversamente proporzionale rispetto al mercato. Nelle ultime otto settimane la valuta americana ha perso quasi il 7% contro il basket delle sei principali valute concorrenti.

Questo in vista dell’apertura dei lavori del meeting dei ministri delle Finanze del G-20 in Corea del Sud. Il tema principale dell’incontro sara’ senza dubbio la cosiddetta “guerra di valute”, il cui scoppio si sta cercando di scongiurare.

La debolezza della divisa questa mattina e’ piu’ contenuta degli ultimi tempi, con gli investitori che preferiscono aspettare di vedere cosa saltera’ fuori dall’incontro in Asia. Sono aumentate nelle ultime ore le speculazioni riguardanti il discorso in materia di manipulazione della valuta e di protezionismo.

La stagione delle trimestrali intanto e’ entrata nel vivo. Gran parte delle big di Wall Street sta annunciando utili migliori del previsto, mentre le cifre sotto il profilo del fatturato non sono state in tutti i casi altrettanto consistenti. Questo preoccupa alcuni, tenuto conto sopratutto delle implicazioni che comporta per la capacita’ delle aziende di attirare la domanda dall’esterno in condizioni economiche cosi’ difficili.

Tra l’altro gli investitori si trovano a dover digerire una sfilza di conti societari migliori delle attese, pur consapevoli che l’outlook economico e’ incerto. Un paradosso – quello di trimestrali molto buone, accompagnate da dati economici deboli – che ha alimentato una certa incertezza sui mercati.

Gli operatori di borsa sono pertanto riluttanti a prendere troppe posizioni di rischio in vista di un fine settimana che si preannuncia ricco di notizie. Intanto il dissidente numero uno del comitato di politica monetaria della Federal Reserve e’ tornato a parlare, lanciando l’allarme sull’eventualita’ che una nuova tornata di misure di quantitative easing possano creare una bolla distruttiva per la ripresa economica.

A tarpare le ali ai listini azionari, spiegano i trader, rischia di essere l’andamento del dollaro, che potrebbe riscattarsi approfittando di qualche ricopertura dopo il calo accusato in settimana.

Al meeting del G-20 i funzionari di economia dei rispettivi paesi dovrebbero tentare di allentare le tensioni esistenti al momento sul fronte valutario. La parte cruciale di quella che e’ stata definita una “guerra delle valute” si giochera’ tra Stati Uniti e Cina, con entrambi gli stati che stanno cercando di deprezzare le proprie valute. Tuttavia, sono basse le possibilita’ che venga raggiunto un accordo significativo.

In ambito di notizie societarie, il colosso industriale General Electric ha comprato Clarient, gruppo di diagnostica specializzato nei sistemi per rilevare casi di tumore, con un’offerta da 5 dollari per azione. L’operazione valuta la societa’ acquistata $680 milioni.

Sul fronte trimestrale, la conglomerata Honeywell e l’operatore tlc Verizon hanno riportato un calo degli utili, ma la prima ha al contempo annunciato che il fatturato e’ migliorato e cosi’ i titoli avanzano. Il gruppo petrolifero Schlumberger ha registrato un incremento dei profitti nell’ultimo trimestre, in linea con le previsioni.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico, i futures sul petrolio con consegna novembre guadagnano lo 0.94% a quota $81.33 il barile. Il derivato con scadenza dicembre dell’oro segna un +0.09% a $1325.90 l’oncia. Sul fronte valutario l’euro avanza dello 0.1% a quota $1.3934. Due giorni fa il dollaro ha toccato i minimi di tre mesi sulla moneta unica e di quindici sullo yen. Quanto ai Treasury, il rendimento sul decennale registra un rialzo di 4.5 punti base attestandosi al 2.5760%.