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WALL STREET: CHIUSURA NEGATIVA PER LE BORSE USA

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Dopo tre chiusure positive, favorite dalle buone notizie economiche e dall’abbassamento dei prezzi del petrolio, i mercati azionari americani chiudono in rosso, schiacciati dalle preoccupazioni su profitti societari e tassi di interesse. Il Dow Jones riesce a contenere le perdite e registra un –0.61% a 10368, mentre il Nasdaq, piu’ negativo, cede l’1.63% a 1991. Da notare che l’indice tecnologico ha nuovamente sfondato la soglia dei 2000.

Non sono bastati a rischiarare l’umore degli operatori le previsioni diffuse ieri dal Dipartimento d’Energia Usa. Il Dipartimento si aspetta che nel terzo trimestre i prezzi del petrolio scendano a $36.20 al barile. Buoni i dati diffusi in mattinata sul livello delle scorte di greggio, aumentate la settimana scorsa di 400 mila barili a 302.1 milioni di unita’. Si tratta del livello piu’ alto dall’agosto 2002. Il future con scadenza a luglio ha chiuso $37.54 al barile.

Sui mercati continuano a pesare soprattutto le preoccupazioni sull’aumento dei tassi di interesse, alimentate dalle recenti dichiarazioni di Alan Greenspan. Nel corso di una conferenza sulle politeche monetarie internazionali tenutasi martedi’ a Londra, il presidente della Fed ha affermato che la Banca Centrale Usa e’ pronta a fare quanto necessario per combattere eventuali fiammate inflazionistiche e non ha escluso interventi aggressivi. Il mercato si aspetta che la Fed possa decidere di alzare i tassi di interesse di 50 punti base gia’ in occasione della riunione del FOMC del 30 giugno.

Le dichiarazione di Greenspan hanno poi trovato conferma oggi nelle parole di Timothy Geithner, membro votante della Fed e presidente della sede della Banca Centrale a New York. Geithner ha affermato che la Banca Centrale fara’quanto necessario per tenere sotto controllo l’inflazione.

Dal fronte economico, non ha avuto grande impatto il dato sulle scorte di magazzino all’ingrosso, che nel mese di aprile, ha registrato una flessione dello 0.1%. Da notare che e’ la prima volta negli ultimi otto mesi che l’indicatore è negativo.

Delle trenta societa’ che compongono il Dow Jones, i migliori guadagni li hanno registrati SBS Communications e Verizon. Le due societa’ telecom hanno beneficiato della notizia che il Governo Usa non fara’ appello contro la decisione di un Tribunale che ha liberato gli operatori telefonici locali dall’obbligo di condividere le proprie reti con i rivali. In buon progresso anche Boeing e Honeywell.

In rosso, invece, Alcoa, Intel, Wal-Mart, Exxon-Mobile e Coca Cola. Il gigante delle bibite di Atlanta, in particolare, ha registrato pesanti perdite in seguito all’annuncio delle dimissioni di Steven Heyer dalla carica di presidente. Hayer ha deciso di lasciare i vertici della compagnia dopo aver perso la corsa, vinta da E. Neville Isdell, per diventare amministratore delegato. Nel corso degli scambi del pomeriggio, inoltre, e’ passata in negativo Hewlett-Packard, nonostante i commenti sostanzialmente positivi delle banche d’affari all’indomani dell’incontro con gli analisti e le previsioni di crescita per i prossimi tre anni. [Vedi decine di azioni in movimento segnalate da
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Sugli altri mercati, il dollaro ha recuperato terreno nei confronti dell’euro spingendosi ai massimi di un mese. Nel tardo pomeriggio a New York il cambio tra le due valute e’ a $1.2045. In ribasso invece l’oro che, sull’onda del rafforzamento del biglietto verde, scende a $38310.

In calo, infine, anche i titoli di Stato per effetto dei crescenti timori su tassi di interesse ed inflazione. Il rendimento sul Treasury a 10 anni si e’ attestato al 4.81%.