Gli indici azionari americani hanno chiuso in terreno negativo, condizionati dai dati macroeconomici e dall’outlook poco incoraggiante di Nokia. Ha pesato inoltre l’attesa per i risultati di IBM, soprattutto alla luce dei forti ribassi di Intel e di Nokia degli ultimi giorni. Il Dow Jones ha perso lo 0.45% a 10163, il Nasdaq lo 0.11% a 1912. Negativo anche l’S&P 500 che ha ceduto lo 0.43% a 1106.
Gli indicatori economici diffusi in mattinata, contrastati rispetto alle attese degli operatori, hanno ridotto le preoccupazioni sulla possibilita’ di interventi aggressivi sui tassi d’interesse da parte della Federal Reserve. Gia’ mercoledi’ i future sui fed fund assegnavano una probabilita’ solo del 50% a un incremento del costo del denaro di 25 punti percentuali in occasione dell’incontro del Fomc previsto per il 10 agosto.
Nel mese di giugno la produzione industriale produzione industriale negli Stati Uniti e’ diminuita dello 0.3% contro il +0.1% previsto dagli analisti. In flessione, inoltre, la capacita’ di utilizzazione degli impianti. Nello stesso periodo l’indice dei prezzi alla produzione (PPI) ha registrato un calo dello 0,3%. Il dato si e’ rivelato nettamente inferiore alle aspettative (+0,2%).
Delusione, inoltre, dal mercato del lavoro. Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione la settimana scorsa sono salite di 40.000 unita’ a 349.000. Le stime erano per un dato a quota 345.000.
Il New York Empire State Index, l’indice sull’attivita’ manifatturiera nell’area di New York, si e’ attestato a quota 36.54, contro i 28.0 punti stimati dal consensus. Le scorte di magazzino a maggio sono inoltre salite dello 0.4%, in misura inferiore al +0.6% atteso.
Il Philly Fed, l’indice che misura l’attivita’ manifatturiera nell’area di Filadelfia, e’ balzato a sorpresa a 36.1 dai 28.9 di maggio.
Non ha contribuito a rasserenare l’umore degli operatori l’outlook poco incoraggiante di Nokia. Nel secondo trimestre i profitti del colosso finlandese dei telefoni cellulari sono cresciuti del 14%, ma le vendite sono calate del 5.7% Cio’ che preoccupa maggiormente e’ il warning emesso dalla compagnia sulla profittabilita’ del 2004 a causa dell’aumentata competitivita’, dei prezzi piu’ bassi e della mancanza di nuovi modelli di successo. Il titolo ha perso oltre il 10%.
A compensare la delusione per i dati di Intel e di Nokia e’ intervenuto il gigante informatico Apple Computer. Nell’after hour di mercoledi’ la societa’ di Cupertino, California, ha pubblicato i risultati di secondo trimestre, battendo le previsioni degli analisti. Nella seduta odierna le azioni di Apple hanno guadagnato oltre l’11%.
Cresce nel frattempo l’attesa per la trimestrale di IBM, che verra’ pubblicata dopo la chiusura delle contrattazioni. Il colosso hi-tech fornira’ indicazioni chiave sull’effettivo stato di salute del comparto.
Tra le blue chip del Dow Jones i migliori guadagni li hanno realizzati Alcoa, United Tech, Caterpillar e General Electric . Hanno chiuso con perdite superiori all’1% Citigroup, Pfizer, Merk & Co, Hewlett Packard ed SBS Communications. [Vedi decine di azioni in movimento segnalate da
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Sugli altri mercati, il dollaro e’ in recupero sull’euro. Nel tardo pomeriggio a New York il cambio tra le due valute e’ a $1.2344. Chiusura in ribasso a $403.60 all’oncia per l’oro, condizionato dalla forza del biglietto verde.
In flessione anche il petrolio. Il future con scadenza agosto si e’ attestato a 40,72 dollari, in calo dello 0,6%. L’Opec ha cancellato l’incontro speciale a Vienna in programma per il prossimo mercoledi’ e ha confermato l’intenzione di procedere all’aumento della produzione nella misura di 500 mila barili al giorno a partire dal primo agosto. Le minacce di nuovi attacchi, le violenze in Medio Oriente e le preoccupazioni su un rapporto di alta domanda/bassa offerta impediscono bruschi cali delle quotazioni.
In ribasso i titoli di Stato. Il rendimento del Treasury a 10 anni e al 4.49%.